“Con Platini abbiamo avuto un incontro interessante, non formale, nel quale c’è stato uno scambio di riflessioni sui grandi temi del calcio professionistico, come calendari internazionali, ranking Uefa, sistemi assicurativi per i giocatori, scommesse e fair play finanziario”. Così il presidente della Federcalcio, Giancarlo Abete, al termine del vertice avuto a Roma col presidente della Uefa, Michel Platini. “C’è la consapevolezza che alcune linee di indirizzo, come il fair play finanziario, sono largamente condivisibili – ha aggiunto Abete – però c’è la difficoltà  ad armonizzare queste situazioni prima a livello europeo e quindi mondiale, visto che ormai anche il calcio è inserito a pieno titolo all’interno di uno scenario globale. I Paesi aderenti alla Fifa infatti sono 208, mentre sappiamo che la Uefa ha la titolarità  su 53 Paesi: dobbiamo rendere compatibili le iniziative a livello mondiale”. Abete, poi, oltre ad aver chiesto a Platini un aumento del montepremi relativo all’Europa League (che rispetto a quello della Champions ha un rapporto di 1/6, prevedendo allo stato attuale 200 milioni di euro di budget complessivo contro il miliardo e 200 milioni destinato all’ex Coppa dei Campioni), ha spiegato di aver affrontato anche il tema dello scorporo nel ranking Uefa dei punteggi relativi proprio a Champions ed Europa League. “Ci sono delle commissioni competenti e Platini ha spiegato che tutte le proposte possono essere valutate – ha sottolineato il numero uno della Figc -. Sappiamo bene però che la situazione attuale è frutto di regole condivise che hanno funzionato fino ad ora. Al momento, infatti, ai fini del ranking valgono i risultati conseguiti gli ultimi cinque anni nelle due competizioni europee. Noi da una parte possiamo quindi determinare una riflessione su un diverso peso ponderato tra Champions ed Europa League, dall’altro però dobbiamo cercare di fare meglio sul campo”. “Non possiamo però pensare di recuperare posizioni soltanto cercando di modificare la struttura del ranking perchè, qualora passasse la nostra richiesta, entrerebbe in vigore solo nel medio-lungo periodo”, ha concluso Abete.

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