Abate: «Voglio restare: rinnoviamo» - Calcio News 24
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Abate: «Voglio restare: rinnoviamo»

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Il terzino rigenerato dalla cura Inzaghi: «Non si rilassa un attimo»

MILAN ABATE – Con l’arrivo di Filippo Inzaghi si è ripreso il Milan: dai margini della rosa rossonera Ignazio Abate è diventato uno dei punti di riferimenti dell’allenatore ed ora è pronta la bozza del suo rinnovo con l’adeguamento dell’ingaggio, anche dietro l’angolo c’è la Juventus, che vorrebbe regalarlo a Massimiliano Allegri. Il terzino, però, lancia segnali chiari  («Da parte mia c’è la volontà di restare al Milan, non ho dubbi… Ne stiamo parlando. Qui al Milan mi sento a casa mia, si troverà sicuramente una soluzione. Ho letto delle cifre (3,5 milioni di euro; ndr) che avrei richiesto al Milan per rinnovare. Si tratta di cifre assolutamente lontane dalla realtà») e intanto si gode l’imprevedibile inizio di campionato, frutto dei cambiamenti apportati e del lavoro di mister Inzaghi: «Cosa ha portato? Il suo spirito, la sua voglia di combattere e di non arrendersi mai. Inzaghi ha sempre la bava alla bocca, non si rilassa un solo attimo. Ogni squadra rispecchia il proprio allenatore. Noi ci siamo stretti intorno a Inzaghi fin dall’inizio di questa stagione. Ma dovremo essere bravi a fare altrettanto quando ci saranno i momenti difficili», ha dichiarato Abate ai microfoni del Corriere dello Sport, dove ha puntualizzato in merito all’ultima stagione tormentata di essersi sempre allenato con serietà, dando sempre il massimo.

I CAMBIAMENTI – Il laterale, che ha evidenziato lo spirito di sacrificio della squadra, è consapevole dei margini di miglioramento della stessa, del resto l’aria a Milanello è cambiata: «Ormai ci si veniva ad allenare… timbrando il cartellino! Anche per cambiare questo andazzo il ruolo di Inzaghi è stato fondamentale». L’attenzione di Abate resta focalizzata sul contributo dell’allenatore: «Pippo è uno “tosto”, severo ed esigente. Rispetta le regole, pretende cose scontate ma che nel recente passato lo erano un po’ meno».

I COMPAGNI – Chi è ancora un po’ in ombra è, invece, Mattia De Sciglio, ma Abate si schiera in difesa del suo compagno di squadra, che ha bruciato le tappe ed è reduce da un infortunio accusato ai Mondiali. Chi è tornato quello di prima è anche Keisuke Honda, ma a sorprendere è stato Jeremy Menez: «Le sue qualità si conoscevano già da tempo. Ma nel mondo del calcio quando ti appiccicano un’etichetta è dura togliersela di dosso. Lo vedo maturo e responsabile, arriva sempre fra i primi agli allenamenti. Nemmeno io, a dire il vero, mi ero reso subito conto di che cosa avesse fatto in quel momento. Una vera magia! Mi ha impressionato come abbia pensato al colpo di tacco in una frazione di secondo. Ha segnato un gol alla… Ibra! È stato grande perché, a 10’ dalla fine, ha trovato la forza per pressare gli avversari, “rubando” una palla che sembrava ormai persa, pressando il portiere e segnando un gol da antologia».

BIG MATCH – Abate, però, predica calma, perché abbassare la guardia può rivelarsi controproducente. Del resto sabato a San Siro arriva la Juventus: «Inzaghi è stato chiaro con noi: in 90’ può succedere di tutto… È chiaro che la Juve è più forte di noi. È reduce da tre scudetti consecutivi, ma noi vogliamo vincere questa partita. Per noi e per i nostri tifosi». 

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