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Abate carica il Milan: «Napoli tosto, ma vogliamo i tre punti. Su Higuain…»
In una lunga intervista, il difensore del Milan Ignazio Abate ha parlato del momento dei rossoneri, tra mercato e impegni futuri
Il Milan sta dando segnali di ripresa ormai da qualche settimana. Nei prossimi giorni, tuttavia, il doppio confronto con il Napoli, prima in Campionato e poi in Coppa Italia, rischia di essere un passaggio chiavo della stagione rossonera.
Il difensore del Milan Ignazio Abate ha parlato ai microfoni di DAZN proprio in vista di questo delicato confronto: «Affrontare il Napoli è sempre una bella emozione. Ho avuto la fortuna di giocarci, è stata una bellissima esperienza in un anno difficile, che mi ha fatto crescere tanto. Sarà una partita tosta, che va preparata con tranquillità e con la consapevolezza di poter prendere i tre punti. Ci sara’ una cornice di pubblico straordinaria e speriamo di regalare una gioia ai nostri tifosi».
E, sull’operazione di mercato del momento, Abate ha aggiunto: «Non so cosa non abbia funzionato con Higuain, io posso parlare solo bene di lui perché nel gruppo si era integrato bene e si stava allenando al massimo. Poi nella vita si fanno delle scelte, a volte non c’è alchimia. Tutte le storie d’amore quando finiscono, c’e’ sempre qualcosa che non va. Lui ha fatto una scelta e va rispettata. Piatek è un talento che accogliamo a braccia aperte. Capirà cosa significa indossare questa maglia, che è pesante ma bellissima e regala emozioni forti».
Spazio anche per qualche commento sul nuovo arrivato Paquetà: «Mi ha impressionato per la tranquillità e la personalità con cui gioca. Sta dimostrando che può fare la mezzala, un ruolo molto dispendioso. Credevo avesse bisogno di due o tre mesi di ambientamento, invece sembra che sia con noi da due o tre anni. Mi auguro che migliori sempre di più e ci aiuti a raggiungere l’obiettivo».
Abate conclude infine con due parole sul suo tecnico: «Gattuso sta diventando più equilibrato, non reagisce più di pancia. Sul campo ha già dimostrato di essere un grande allenatore. È migliorato nella gestione, è bravo a creare gruppo. Non cerca alibi quando siamo in emergenza e questa credo che sia la mentalità dei vincenti».