2015

«A testa alta, con dignità»: Parma, Donadoni e Melli si appellano ai tifosi

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Il tecnico in conferenza: «Il popolo crociato è la nostra forza»

«E’ molto facile pensare da fuori e giudicare. In questo momento bisogna pensare al senso di appartenenza, che devono avere calciatori ma anche tifosi. Abbiamo l’obiettivo di poter garantire serietà, professionalità e impegno. Il futuro del Parma lo vedremo cammin facendo, di certo metteremo il 100% del nostro impegno». Demetrio Albertini, intervenuto in conferenza stampa per presentare il nuovo progetto del Parma, promette impegno e serietà ai tifosi gialloblu.

ALL’ATTACCO – «Per alcuni – ha spiegato Sandro Melli – era giusto che noi lasciassimo il campionato, per altri avrebbe dovuto giocare la Primavera. Invece noi abbiamo preso la strada giusta, decidendo di continuare a testa alta. Abbiamo fatto la scelta giusta, tutti insieme. Dietro al mister c’è uno staff, così come dietro la squadra. I risultati sono stupefacenti, ci siamo tolti più soddisfazioni con una vittoria e un pareggio a San Siro piuttosto che con vittorie importanti dell’anno scorso. Queste sono risposte che ci fanno capire cosa vuol dire aver portato avanti questo progetto, basato sulla dignità. Il Parma Calcio non è fallito, io, Lucarelli e Donadoni non siamo falliti. Noi siamo vittime, ma capaci di reagire. Il popolo crociato è la vittima. Ci è arrivato addosso di tutto: l’uragano Taci, il terremoto Manenti. Ma abbiamo reagito, la strada è ancora lunga manca un mese e mezzo e dobbiamo dimostrare ancora tanto. Il campionato non è falsato, perché dietro a questo club ci sono uomini veri. Reagire così significa avere dignità e grande coraggio. Per noi non è importante vincere, ma lottare per portare a casa il risultato. La gente ci deve seguire, noi siamo un prodotto in vendita, come un’automobile: la benzina sono i tifosi. Un potenziale acquirente, se vede un prodotto fatto bene, è più invogliato a comprarlo».

IL SINDACO – Per primo, anche Pizzarotti ha preso parola: «Il problema del Parma calcio riguarda l’intera città. Non possiamo permetterci di intristirci, dobbiamo scendere in campo tutti insieme per raggiungere un obiettivo comune e rialzarci. In campo vanno i calciatori ma, con loro, tutti i tifosi e tutta la città. Parma ha campioni in tutti i campi. Veniamo da una serie di personaggi e cattive gestioni. Vogliamo creare una grande squadra cittadina che vada oltre il calcio. Per questo, mi appello a voi: serve uno spirito cittadino».

IL MISTER – «Non dobbiamo più puntare il dito contro nessuno – ha concluso Roberto Donadoni – , vogliamo che i nostri tifosi diventino i veri protagonisti. Noi, pur con tutte le difficoltà che ci sono state, abbiamo fatto semplicemente il nostro dovere. Ma da oggi il nostro obiettivo sarà uno solo: entrare in campo e vedere il Tardini pieno, senza vuoti. E non per una questione economica, perché da quel punto di vista agevoleremo anche i prezzi. A riempire la bocca di belle frasi sono capaci tutti, a noi servono fatti».

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