Pioli: «Sarà grande Inter, all'italiana. Su Suning, Lazio e Gabigol...» - Calcio News 24
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2017

Pioli: «Sarà grande Inter, all’italiana. Su Suning, Lazio e Gabigol…»

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Stefano Pioli, allenatore dell’Inter, ha parlato della sua avventura in nerazzurro, di Gabigol, Pinamonti, dei progetti Suning e di molto altro ancora

Stefano Pioli si racconta ai microfoni del “Corriere dello Sport“. Il tecnico dell’Inter ha parlato rispondendo alle domande di Walter Veltroni. Tanti gli argomenti toccati: dalla sua carriera da giocatore, costellata dagli infortuni, agli allenatori che lo hanno ispirato di più («Trapattoni, Bagnoli e Ranieri»), al giocatore più intelligente mai allenato («Klose»), ai progetti di Suning e non solo. Così Pioli: «L’emozione di allenare l’Inter per un tifoso interista? Per me è una grande emozione ma anche un’occasione arrivata nel momento giusto. Ora posso migliorare, per completarmi dal punto di vista professionale, non solamente tecnico tattico, e anche dal punto di vista della gestione, dell’atteggiamento, della psicologia. Il mio arrivo all’Inter? Pensavo di trovare più cose negative. Io sono rimasto positivamente sorpreso: ho trovato una squadra molto disponibile, che aveva voglia di lavorare. Una squadra consapevole che non stava rendendo in linea con i valori che ha, una squadra che mi ha dato grande disponibilità». Prosegue Pioli: «Ho trovato una proprietà ambiziosa, un management molto unito, mi sono trovato nelle condizioni ideali per lavorare. Poi è chiaro che, quando i risultati sono negativi, finisce col mancare un po’ di fiducia in qualche giocatore, un po’ di autostima del gruppo. Questa si ritrova solamente con il lavoro e si ritrova con i risultati ed è quello che stiamo cercando di fare. Futuro? C’è bisogno di un nucleo italiano, lo dimostrano Allegri e Sacchi. Dopo Gagliardini potrebbero esserci altri acquisti di questo genere. Mi piacciono Berardi e Bernardeschi ma vorrei citare Pinamonti. Gabigol? Mi fa pensare a Felipe Anderson che nella Lazio, il primo anno, ha avuto le sue difficoltà, ha avuto i suoi momenti difficili. Però non si è perso, ha continuato a lavorare, ha continuato ad aver fiducia, non si è demoralizzato e l’anno successivo ha avuto il palcoscenico che meritava. Dove può arrivare questa Inter? Il futuro dipende molto da noi. Io dico ai miei giocatori che da qui al 28 maggio dobbiamo provare a vincere tutte le partite possibili e possiamo farlo, perché abbiamo le qualità. Però solamente il 28 maggio tireremo le somme. Lazio? Esperienza intensa. Quello di Roma è un ambiente che pretende tanto ma è stata un’esperienza bellissima.Ci sono state tantissime soddisfazioni, e anche dei rimpianti: mi riferisco soprattutto al non essere riuscito a vincere la finale di Coppa Italia con la Juventus, nella quale meritavamo anche la vittoria, mi riferisco anche al non aver vinto un derby,malgrado fossimo avanti due a zero a fine primo tempo».

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