Tavecchio: «Serie A ridotta? Utopia. Giochiamo durante le Feste!» - Calcio News 24
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2017

Tavecchio: «Serie A ridotta? Utopia. Giochiamo durante le Feste!»

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Il presidente della FIGC Carlo Tavecchio ha parlato della Serie A a 18 squadre e non solo: giocare a Natale e Ferragosto, la Cina e molto altro ancora

Carlo Tavecchio, presidente della FIGC, è intervenuto parlando dello stato del calcio italiano. Molti spunti dalle parole di Tavecchio, che ha analizzato a tutto tondo la Serie A e non solo: «Credo che con i numeri messi sui bilanci e con le riforme che vogliamo fare, spero che le società diventino più morigerate e si prendano certi impegni. I risultati spesso dipendono dagli acquisti che vengono fatti e chi ha fatturati più elevati può vincere, ma i giovani potrebbero ridurre questa differenza e vedo chi c’è che lo fa già. Europei U21 all’Italia? Viene da una politica che parte da lontano, quando l’Italia ha fatto scelte sulla governance nuova sia per la FIFA che per l’UEFA. Si capiva che eravamo al capolinea con certi metodi e quindi ora abbiamo delle soddisfazione».
TAVECCHIO A TUTTO TONDO – «Non era possibile fare Serie B e Lega Pro potessero andare avanti così, certe squadre non possono partecipare economicamente ai campionato. Doveva essere fatta una selezione e questo ha aiutato in termini numerici. Io sto cercando di far capire che se un campionato di Serie A funziona bene è perché la Serie B e la Lega Pro sono dei buoni fornitori di manodopera per la massima divisione. Passare da venti a diciotto adesso è pura utopia, bisogna pensare prima ai campionati minori. Poi dopo si può pensare a dei ‘compensi’ come il lavoro coi giovani e i settori giovanili. Giocare nella sosta natalizia? Le feste comandate sono Natale e Capodanno, e qui non si potrebbe giocare, ma per il resto si deve giocare. Giocare a Ferragosto è difficile, per i tifosi è sacro, ma in prossimità del 15 agosto va bene» ha aggiunto il presidente FIGC Tavecchio.
IL PRESIDENTE TAVECCHIO – «Se la provenienza è lecita e alla luce del sole si parla dell’investimento in modo chiaro, ben vengano le proprietà cinese. Però non è possibile veder pagare così tanto i giocatori, se ne accorgeranno. Sono stato in Cina e abbiamo firmato un protocollo per formare una scuola di allenatori sul territorio per costruire la tecnica. Loro non hanno il concetto di società, che è il fondamento del sistema sportivo» ha continuato Tavecchio a Radio Anch’io Sport, che ha concluso: «Non ho mai fatto antagonismi tra Napoli e Milano, non ho mai messo zizzania tra le due città e devo dire che sono sempre stato più affezionato a Napoli».

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