Spalletti: «A Genova partita difficile. Allenare la Juve? Perché no...» - Calcio News 24
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2017

Spalletti: «A Genova partita difficile. Allenare la Juve? Perché no…»

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Spalletti in conferenza stampa presenta la gara di domani contro il Genoa: «Sarà una partita difficile, è un ambiente molto caldo. Mercato? Rincon ci piaceva ma ha scelto la Juve, ora i nomi sono noti, ad esempio Feghouli»

Vigilia di campionato per la Roma di Luciano Spalletti, che domani pomeriggio affronterà il Genoa al Ferraris per chiudere il girone d’andata: una partita difficile quella contro i rossoblù di Ivan Juric, squadra che in casa sa esaltarsi e piegare anche le avversarie più ostiche – si veda la vittoria contro la Juventus. Ne è ben consapevole l’allenatore giallorosso, che elogia l’ambiente rossoblù: «Juric continuando il progetto iniziato con Gasperini. Loro sono bravi ad adattarsi all’avversario, hanno un modo di giocare che stimola il loro pubblico: l’ambiente, poi, è molto caldo. Situazione infortunati? Florenzi prosegue nel recupero, Vermaelen ha accusato un risentimento e quindi non giocherà. Totti non lavorerà col gruppo oggi, poi vedremo se portarlo a Genova o no. Manolas non è al 100%, ma penso riuscirà a venire con noi. Per quanto riguarda la formazione, la base è quella, forse ci sono un paio di dubbi. Noi dovremo essere bravi, tutte le partite possono essere fondamentali e decisive».

MERCATO – Il calciomercato invernale è aperto, c’è il rischio che la rosa possa essere rivoluzionata: «Per quello che mi riguarda, il mercato potrebbe anche non esserci: questa squadra l’ho scelta in estate, e mi va bene così. Poi, quando ci sono delle necessità, come la partenza di Salah per la Coppa d’Africa, allora si può intervenire. Massara sta valutando attentamente come potremmo inserirci sul mercato: bisogna considerare l’aspetto economico, i nomi sono quelli che circolano, come Feghouli, per esempio. Juve e Napoli più forti ora? Pavoletti e Rincon sono forti, certo, e il secondo piaceva anche a noi. Quindi sì, si sono rafforzate, ma è certo che anche noi siamo forti. Se mi aspettavo di più da Bruno Peres? Parliamo di un grande calciatore, è tecnico e molto veloce. Io credo sia più a proprio agio da quinto di centrocampo, così non è troppo condizionato dalla fase difensiva. In questo forse non è al top, ma ha altre qualità».

PROGETTO – Spalletti ha sempre sottolineato l’importanza di costruire un progetto su questa squadra, tanto da affermare, nei giorni scorsi, che se il suo progetto dovesse fallire senza portare trofei, potrebbe pensare di lasciare il posto a qualcun altro: «Non mi piaceva l’andazzo che stava prendendo la Roma prima, ma ora sta filando tutto più liscio. Sono felice di essere tornato. Io, anche sul mercato, non ho chiesto nulla: non vorrei cessioni e acquisti, la rosa attuale mi piace. Sono io che se non vinco devo far posto a un altro allenatore, anche perché i giocatori sono forti. Allenare la Juve in futuro? Io sono un professionista e questo è il mio lavoro. Potrei allenare qualunque squadra, anche Inter, Juventus, Fiorentina e tutte le altre».

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