Il giovane centrocampista del Bologna, Federico Viviani, racconta la sua vita in rossoblu

Qualche infortunio di troppo ne ha minato crescita e continuità, ma Federico Viviani è una delle giovani promesse più interessanti nel panorama italiano. Ecco quanto esternato dal calciatore in un’intervista a Il Resto del Carlino: «Sono arrivato qua perchè voglio fare bene, sono consapevole di trovarmi in una grande piazza come Bologna, con una storia alle spalle. Voglio mettermi a disposizione dei compagni e del tecnico per fare il meglio possibile. Prima di affrontare la Roma, venivo da qualche settimana di lavoro col gruppo, in cui mi sentivo bene».
BOLOGNA: L’ANNO DI VIVIANI – Ancora il centrocampista: «Ho sempre battuto io le punizioni, fin da quando ero piccolo. Rincorsa? Un modo per concentrarmi, non partire da fermo e arrivare al meglio sul pallone. Da piccolo osservavo le punizioni sia di Beckham che di Mihajlovic. Simone Verdi? Abbiamo disputato parecchie partite nelle nazionali giovanili insieme, ci siamo ritrovati dopo 6 – 7 anni e l’ho visto maturato. Peccato per l’infortunio perchè stava facendo benissimo. In allenamento scherzavamo spesso su chi le avesse tirate, visto che con le under, a fine allenamento, ci fermavamo a provarle insieme. Play station? Mi sale la vena facilmente».