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2016

Lega Pro, al Massimino è tutto sottozero, risultato compreso

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La formazione di Pino Rigoli sbaglia la gara contro la Fidelis Andria e non riesce nell’impresa di conquistare l’ottava vittoria interna consecutiva. Sbagliato un rigore con Mazzarani, gli etnei restano al palo anche con il vantaggio numerico. Favarin mantiene a distanza gli etnei. E adesso Rigoli rischia?

Cala il gelo al Massimino e non è solo una questione climatica. La squadra di Rigoli non va oltre lo 0-0 contro una Fidelis Andria guardinga e pronta a colpire in contropiede. Molto leziosa la formazione di casa che non riesce a concretizzare la vittoria neanche quando gli viene concesso un rigore sbagliato da Mazzarani. Con gli avversari in dieci per espulsione di Rada, il forcing finale è sterile e per i pugliesi è un pari d’oro. Monta la contestazione a fine gara da parte del pubblico di casa nei confronti del tecnico etneo.

FORMAZIONI IN CAMPO – Il Catania prova a cancellare il clamoroso tonfo di Castellammare di Stabia cercando di chiudere il 2016 con un risultato positivo che permetterebbe agli etnei di scavalcare in classifica proprio gli avversari. Rigoli ritrova tra i disponibili Bergamelli ed Anastasi, ma deve fare i conti con tre defezioni in difesa, stante le squalifiche di Gil, Bastrini e Nava, nonché le assenze in mediana del lungodegente Fornito e del capitano Biagianti, anche quest’ultimo appiedato dal Giudice Sportivo. Dall’altra parte c’è una Fidelis Andria in condizione di forma strepitosa: 12 risultati utili consecutivi, di cui gli ultimi due maturati contro Lecce e Foggia sul campo amico del Stadio degli Ulivi. La squadra di Favarin, miglior difesa del campionato insieme proprio al Catania, deve fare a meno dell’attaccante Cruz, squalificato, mentre recupera pedine importanti come Allegrini, Colella e Mancino. Ancora fermi ai box Annoni ed Onescu.

FREDDO GELIDO E GARA MUSCOLARE – In una serata veramente gelida caratterizzata da forti raffiche di vento, nonché da un manto erboso del Massimino provato dalle ultime due sfide sotto la pioggia contro Monopoli e Casertana, le due squadre hanno serie difficoltà ad entrare in ritmo gara. Nonostante questo il Catania in apertura ha tre nitide palle gol con Russotto, Barisic e Mbodj nell’arco di appena un giro d’orologio, ma nessuna di esse viene degnamente capitalizzata. La gara è molto fisica, ma l’arbitro Marchetti dirige all’inglese senza interrompere il gioco. Al 10’ anche i pugliesi escono dal guscio e sfiorano il vantaggio con un insidioso colpo di testa di Tartaglia che Pisseri battezza fuori. Buona la prova del giovane difensore etneo Mbodj che prende in consegna Minicucci non lasciandogli particolari spazi.

LEZIONI DI LEZIOSISMO – La gara vive di improvvise fiammate ma la maggior parte del match viene disputato a metà campo, dove le due squadre non si risparmiano ma latitano a trovare spazi interessanti volti ad aprire le maglie avversarie. Al 19’ Volpicelli costringe Pisseri ad intervento da zero metri sul proprio palo, con la forte conclusione dell’attaccante azzurro che viene deviata in corner dal portiere etneo. Il Catania è a tratti troppo lezioso e poco cinico nel sfruttare le veloci ripartenze sull’out di destra. Al 23’ Mazzarani prova un destro a giro da dentro l’area di rigore su assist di Barisic, ma il pallone finisce in bocca a Poluzzi. Quattro minuti dopo è Russotto a provare il tiro da posizione defilata dopo una rabona sul difensore di turno, ma la conclusione è poco convinta e termina sul fondo. Poco dopo la mezzora si abbatte sul Massimino un lieve nevicata che rende pittoresca l’ambientazione, ma non fa altro che infreddolire un pubblico che ha avuto ben poche emozioni per scaldarsi nella prima frazione di gioco.

COLLEGAMENTI ASSENTI – La ripresa inizia senza variazioni sul tema delle formazioni, ma anche lo spartito in campo non sembra modificarsi rispetto al primo tempo: Catania che prova ad affondare ed Andria che si difende bene e sfrutta le ripartenze. Al 51’ sono gli ospiti a mettere i brividi al pubblico di casa: Tartaglia cambia gioco e detta al limite dell’area la conclusione di Tito, ma il diagonale velenoso del numero 24 dell’Andria sorprende Pisseri terminando fuori per questione di centimetri. Lo schema tattico dei rossazzurri appare del tutto slegato con assenza di collegamenti tra difesa e centrocampo: in questa situazione confusionale l’Andria ci va a nozze riuscendo a contenere agevolmente le poche trame dei siciliani.

PENALTY IN BIANCO, ROSSO IN CAMPO – La partita per gli uomini di Rigoli appare stregata anche quando al 61’ l’arbitro Marchetti concede un generoso rigore per fallo di Tito su Di Grazia. Dal dischetto va Mazzarani che ciabatta la conclusione dagli undici metri concedendo a Poluzzi la facile parete e la palma del migliore in campo. Inizia il valzer dei cambi: alla mossa di Favarin che mette dentro Berardino per Minicucci, risponde Rigoli inserendo Piermarteri al posto di un evanescente Di Grazia. Al 68’ potrebbe cambiare l’esito del match: Rada è costretto a fermare da tergo Mazzarani lanciato a rete. Per l’arbitro è chiaramente ultimo uomo e manda sotto la doccia il difensore pugliese. Favarin con la squadra in inferiorità numerica è costretto a togliere Volpicelli e ad inserire Curcio.

FINALE BLOCCATO E LA POLEMICA MONTA – Il Catania prova il forcing finale ed al 74’ solamente il corpo di Tartaglia evitare che il pallone scagliato da Djordjevic finisca la sua corsa in rete.  Ci prova dalla distanza due minuti dopo Di Cecco, ma il destro dai 20 metri termina alto. Sfortunato Djordjevic ancora al 78’ con una conclusione di sinistro imprecisa che termina al lato. Il tecnico etneo si gioca il tutto per tutto inserendo anche Anastasi e Paolucci, ma dopo 5 minuti di recupero il fortino pugliese resta inviolato. Pareggio che fa spazientire il pubblico di casa che contesta a fine gara Rigoli. Punto importante per la classifica della Fidelis Andria che tiene a distanza gli etnei.

TABELLINO

CATANIA-FIDELIS ANDRIA 0-0

CATANIA (4-3-3): Pisseri; Di Cecco, Bergamelli, Mbodj, Djordjevic; Bucolo (87’ Paolucci), Scoppa, Mazzarani (82’ Anastasi); Russotto, Barisic, Di Grazia (65’ Piermarteri). A disposizione: Martinez, Parisi, De Rossi, De Santis, Longo, Manneh, Silva, Calil, Graziano. All. Rigoli.

FIDELIS ANDRIA (3-5-2): Poluzzi; Aya, Rada, Colella; Tartaglia, Matera, Piccinni, Minicucci (64’ Minicucci), Tito; Cianci, Volpicelli (71’ Curcio). A disposizione: Pop, Cilli, Allegrini, Fall, Mancino, Masiero, Paolillo, Starita, Berardino, Imbriola. All. Favarin.

ARBITRO: Marchetti di Ostia Lido.

AMMONITI: Di Cecco, Scoppa (C), Cianci (FA).

ESPULSO: Rada (FA)

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