Pallotta: «Dovevo esonerare prima Garcia. Su Spalletti, Totti e le barriere allo stadio...» - Calcio News 24
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2016

Pallotta: «Dovevo esonerare prima Garcia. Su Spalletti, Totti e le barriere allo stadio…»

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James Pallotta, presidente della Roma, ha ripercorso il suo 2016: dall’esonero di Rudi Garcia, all’arrivo di Spalletti passando per il rinnovo di Totti

JAMES PALLOTTA CONTRO LE BARRIERE ALLO STADIO OLIMPICO, 28 DICEMBRE – Il presidente giallorosso, nelle sue dichiarazioni al sito ufficiale del club, ha anche parlato delle barriere all’interno dello stadio Olimpico. Un dato fa emergere l’allontanamento dallo stadio dei tifosi: la diminuzione del 17,8% di spettatori nelle partite casalinghe della Roma rispetto allo scorso anno. Pallotta ha dichiarato: «Senza tifosi non esiste la squadra. Quelli che mi conoscono sanno che il nostro club mette il tifoso al centro di tutto. Stiamo semplicemente cercando di coinvolgere il più possibile i nostri tifosi e vedere ancora le barriere è frustrante. Speriamo di poterle rimuovere al più presto».

Un anno sta per finire ed è tempo di bilanci. James Pallotta, presidente della Roma, ha parlato al sito ufficiale del suo club che in questi giorni sta ripercorrendo i principali eventi del 2016 in casa Roma, commentando tre significativi eventi dell’anno solare: l’esonero di Garcia, l’arrivo di Spalletti e il rinnovo di Francesco Totti. Così Pallotta su Garcia: «La decisione da prendere è stata relativamente facile perché venivamo da una serie di partite senza vittorie. Se non avessimo fatto nulla, non saremmo mai potuti arrivare tra le prime cinque, figuriamoci in Champions. C’era un calo psicologico, non ero soddisfatto del rendimento della squadra durante gli allenamenti e a dicembre,  quando i giocatori ti confessano che non riescono a entrare in forma, qualcosa deve pur voler dire. Credo che avrei dovuto esonerare Garcia molto prima. Io credo che la squadra debba lavorare insieme e che ci debba essere collaborazione a tutti i livelli ma si stava andando verso il ‘io lavoro così e basta’ e da noi non funziona così».

LE PAROLE DI JAMES PALLOTTA SU SPALLETTI E TOTTI – Prosegue il presidente romanista: «In molti mi hanno parlato bene di Spalletti ma dopo aver parlato con Luciano, e averlo incontrato a Miami, ho capito che era lui la persona che stavamo cercando. E’ molto preparato e aveva già allenato la Roma. Ha iniziato bene perché dopo la sconfitta con la Juve a gennaio ci sono state 17 partite senza sconfitte. Rinnovo di Totti? Ha dimostrato che può avere ancora un ruolo importante e quelle partite sono state fondamentali per la qualificazione in Champions League. Non direi che il nuovo contratto sia stato un premio per le sue prestazioni. Nel corso dell’anno avevamo già parlato più volte del fatto che alla fine della stagione avremmo discusso della situazione basandoci su come si sentiva lui. Mentre molte persone, anche nei media, hanno continuato a chiedersi per tutto l’anno perché non avessimo fatto questo o quello, per me si trattava semplicemente di questioni che riguardavano soltanto noi. Era una cosa tra Francesco e me e, come squadra, non potevamo permettere che i nostri affari diventassero una discussione pubblica. Non avrebbe avuto senso. Il contratto non è stato una ricompensa, semplicemente Francesco pensava di poter continuare a giocare e noi credevamo che potesse dare ancora il suo contributo, dopo aver parlato con lui e con il nostro staff».

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