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2016

Tutti i numeri di Juventus – Roma: bianconeri mai così vulnerabili dal 2012

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dzeko roma

A due giorni dallo scontro diretto che può cambiare volto al campionato: è tempo di Juventus – Roma

Impensabile ed infruttifero nascondersi: la grande sfida di sabato tra Juventus e Roma indirizzerà le sorti di questo campionato. Dovessero avere la meglio i bianconeri, le distanze – quando la fuggitiva si chiama appunto Juventus – risulterebbero difficilmente colmabili. Per la Roma, che si ritroverebbe a meno sette, e per le altre concorrenti: Milan e Napoli potenzialmente (al massimo) a meno sette e meno otto. Dovessero pareggiare o addirittura vincessero i giallorossi, gli scenari traccerebbero un equilibrio del tutto differente.

LE STRATEGIE DELLA ROMA – Con il pareggio resterebbero ovviamente immutate le distanze: quattro punti, con un intero girone di ritorno da affrontare e la presumibile attenzione che la Juventus riserverà alla fase finale della Champions League, lascerebbero in vita tutte le ipotesi. Qualora la Roma riuscisse – mai fatto finora – addirittura ad imporsi allo Stadium, si porterebbe ad un clamoroso meno uno ed avrebbe la concreta chance di viversi il Natale al comando della classifica: sì, perché nell’ultimo turno del 2016 la Juventus rimanderà il suo impegno di campionato per via della concomitante Supercoppa Italiana, mentre la Roma ospiterà il Chievo per effettuare (nel caso) un sorpasso visivamente molto significativo. Cosa conviene fare alla banda Spalletti?

JUVE ALL-IN – Giocare per il pareggio o rischiare tutto per il colpo grosso? La storia degli ultimi cinque anni ha insegnato come sia inutile attendere la Juve e ragionare. Le residuali chance di avere la meglio contro chi ha vinto gli ultimi cinque campionati passano dalla scelta di attaccarli. Ed i dati della Serie A 2016-17 in tal senso aiutano: la Juventus non ha mai pareggiato ed è l’unica squadra a presentare questa statistica. Tredici vittorie e tre sconfitte: scendere in campo per il pareggio ha il sapore di una rinuncia preventiva, di una sconfitta. La Roma ha invece pareggiato due volte e nel suo squilibrio appare meno netta della sua rivale: un po’ perché non è altrettanto forte e sicura, un po’ perché alle volte questa mancanza di totale consapevolezza può togliere qualcosa alla spregiudicatezza.

ANDAMENTI SIMILI, TENDENZE DIVERSE – Per quanto le strade appaiano differenti, nel complesso i dati di Juventus e Roma sono abbastanza vicini: 35 le reti siglate dai bianconeri, 36 dai giallorossi. Primo e secondo attacco del torneo. Segnano rispettivamente alla media di 2.18 e 2.25 gol a partita. Entrambe mediamente in più rispetto alla passata stagione: quando la Juventus (terzo attacco finale) chiuse alla media di 1.97 reti a partita e la Roma (primo attacco) a 2.18. La banda Spalletti fu quella più prolifica nonostante il vuoto di Dzeko: figurarsi ora che il bosniaco è tornato sui suoi massimi livelli. Capitolo difesa: gli uomini di Allegri sono come al solito al primo posto della speciale graduatoria con 14 reti al passivo, alla media di 0.87 a partita. Roma terza difesa con 16 gol incassati, alla media dunque di uno a gara. Ecco le controtendenze: i campioni d’Italia subiscono molto più rispetto allo scorso campionato (media finale di 0.52 reti subite a partita), i giallorossi meno (1.08 gol a partita la media 2015-16). Incide in tal senso il pessimo andamento riscontrato dalla Roma un anno fa: 41 gol presi e addirittura quinta difesa del torneo peggio anche di Inter e Sassuolo.

COSA EMERGE DAI DATI? – L’indicazione essenziale è una: la Juventus è più attaccabile di un anno fa e nel complesso rispetto al suo quinquennio d’oro. Non aveva mai incassato già 14 reti a questo punto del campionato: pensare che ha chiuso con 20 l’anno scorso, con 24 nel 2014-15, con 23 nel 2013-14, con 24 nel 2012-13 e con 20 nel 2011-12 quando finì imbattuta. Ora siamo a quota 14 e neanche a metà campionato. Peraltro ben ripartiti tra casa e trasferta: 6 allo Stadium (dove, va detto, ha sempre vinto finora), 8 fuori. Continuando su questa media la Juventus condurrebbe in porto un campionato da 33 reti al passivo: inusuale per chi ha costruito i suoi successi sull’inespugnabilità della fase difensiva. Anche la Roma ha sempre vinto all’Olimpico ma – come del resto i bianconeri – lascia qualcosa lontana dal suo catino: ben 3 sconfitte e 2 pareggi in 8 gare. E questa è la trasferta più dura. Mission impossible? Forse, ma pur rischiando di annoiarvi – ci perdonerete, ma alle volte occorre appoggiarsi sul rigore numerico – abbiamo il preso il toro della statistica dalle corna per dimostrarvi come la Juventus sia più vulnerabile rispetto agli ultimi cinque titoli consecutivi. L’unica chance a disposizione degli uomini di Spalletti è quella di convincersene.

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