2009
Chievo, Pioli ci crede: “A Milano ‘mission possible'”
La parola giusta? Consapevole. “Comincio a capire il valore del mio Chievo. Ma c’è ancora molto da fare”. Sei partite non sono bastate ad acquietare Stefano Pioli. Il tecnico in eterno movimento traccia un primo bilancio di inizio stagione. I numeri dicono: dieci punti, tre vittorie, un pari e due sconfitte. Bene in trasferta, un po’ meno in casa. Il Chievo è a tre passi dalla vetta. A volte ha impressionato per corsa, forza e aggressività . In altri casi si è fatto ingabbiare da avversari rinunciatari e taciturni. E, forse, dai suoi stessi limiti, sui quali sta lavorando il suo allenatore
“Penso che abbiamo avuto un buon inizio. Spesso si dice che i risultati sono sempre la cosa più importante. E il Chievo non è mancato nel momento della verità . Anzi, ad essere pignoli ci manca anche un punto. Contro il Brescia, infatti, pur sviluppando la partita in maniera non certo perfetta, potevamo strappare un pari”
“Ora inizia una nuova fase. Alla partenza della stagione era fondamentale sfruttare al meglio il lavoro svolto durante l’estate. E mi sembra che il Chievo ci sia riuscito. Ora, però, a livello tattico e di equilibri di squadra assisteremo ad assestamenti importanti. I valori verranno ridiscussi. E noi dovremo farci trovare pronti al confronto con squadre tarate al meglio”
“Le note liete emerse in queste prime cinque giornate? La continuità di prestazione. La squadra ha giocato sempre con personalità , e ha cercato con insistenza di imporre il proprio gioco. E’ successo anche quando siamo andati in difficoltà e di fronte avevamo squadre di grande qualità . E poi questo Chievo sa reagire. Non abbassa la guardia e mi dimostra una volta di più di possedere le caratteristiche adatte ad una squadra che deve pensare prima di tutto a salvarsi”
“Nonostante la buona prestazione casalinga contro il Cagliari, in casa dobbiamo imporci di fare qualcosa di più a livello di continuità , intensità e di ritmo. Ma soprattutto in fase di finalizzazione, dove abbiamo dimostrato di essere ancora sotto tono”
Sul Milan. “Una prestazione quasi perfetta rende tutto quasi possibile. Dipende dal Milan ma dipende naturalmente anche da noi. Quindi ritmi alti e predisposizione al sacrificio. Serve pressing, coraggio, umiltà , carattere. Serve il Chievo che voi conoscete bene”
Fonte | Chievocalcio.tv – L’Arena