L’amministratore delegato giallorosso, Umberto Gandini, in vista del derby tra Lazio e Roma tocca l’argomento barriere dello Stadio Olimpico
Il derby di Roma in programma domenica prossima tra Lazio e Roma si giocherà davvero in un Olimpico semivuoto? Queste le parole dell’amministratore delegato giallorosso, Umberto Gandini, che al sito web ufficiale della Roma auspica un dietrofront da parte delle istituzioni preposte e il ritorno della tifoseria in curva: «Noi non possiamo far altro che continuare a sensibilizzare la autorità sulla necessità di aprirsi a un rientro sereno della tifoseria nello stadio. Questo è un tema all’ordine del giorno, ci sta particolarmente a cuore: non stiamo vivendo l’Olimpico al quale siamo abituati, mentre abbiamo grandissima partecipazione e seguito in trasferta. È una richiesta che la società sostiene, viene direttamente dai giocatori e dai protagonisti che vorrebbero giocare in un contesto e in una cornice che meritano».
LA PRIMA VOLTA NEL DERBY – Prosegue Gandini: «È il mio primo derby romano, viene in un momento molto importante della stagione, con le squadre che stanno entrambe dimostrando di essere competitive. Noi siamo a quattro punti dalla capolista, abbiamo inanellato una serie di risultati buoni in casa, giochiamo in trasferta ma sempre all’Olimpico quindi ci auguriamo di continuare questa tradizione positiva. È un precorso, è una tappa, ma ha un’importanza molto elevata dal punto di vista della supremazia cittadina alla quale teniamo particolarmente, ma è ovviamente un momento delicato della stagione».
ROMA, TOUR DE FORCE: DERBY, MILAN E JUVE – Chiusura, infine, dedicata al particolare momento della stagione con il trittico di scontri diretti per la Roma che dopo il derby con la Lazio dovrà affrontare le altre due big del campionato, Milan e Juventus. Conclude Gandini: «Entriamo in un trittico importante, decisivo e di alto livello: derby, Milan in casa e Juventus in trasferta. È fondamentale per noi essere pronti, avviare questa striscia di partite con il piede giusto e continuare a stare in quelle posizioni di vertice che ci permetteranno di essere competitivi fino alla fine».