2016
Vento nuovo dalla B: macchina Benevento, coraggio Cittadella
Le due neopromosse sono le gradite sorprese del campionato di Serie B: volano Cittadella e Benevento, uguali ed opposte
Ventotto punti a testa ottenuti sul campo: nella classifica reale il Cittadella ne ha uno in più del Benevento per via della penalizzazione inflitta al club campano, colpevole di ritardi amministrativi nei pagamenti di stipendi ed imposte della passata stagione. Un rendimento dunque dall’identico tenore ma ottenuto secondo modalità piuttosto differenti: analizziamo il torneo delle due attuali novità dell’avvincente campionato di Serie B.
IL BENEVENTO E’ ORGANIZZAZIONE – Miglior difesa del campionato, lo è per distacco in alta quota: appena 9 le reti incassate in 15 turni di campionato, tra le prime cinque squadre della classifica segue il Frosinone con un passivo di 15 gol. Troppo facile intuire come il Benevento abbia costruito sulla propria solidità difensiva un avvio da urlo: l’allenatore Marco Baroni è maniaco dell’equilibrio, non scopre la coperta ma è abile a valorizzare i fuoriserie del suo organico. Esaltato Ciciretti, non a caso gli occhi delle big di A si sono posati sul suo prospetto, Falco non ha ancora trovato la necessaria continuità per via di alcuni infortuni, ma quando c’è fa la differenza. Altro livello tecnico, altra intelligenza calcistica.
SQUADRA COMPLETA – La star è un insospettabile: Raman Chibsah. Improvvisamente chiuso al Sassuolo dall’esplosione di Alfred Duncan, dopo che ne era stato assoluto protagonista della storica promozione nella massima serie, ha provato a rimettersi in gioco in quel di Frosinone. Non è andata bene: conseguenza il ritorno in serie cadetta. Dove, va detto, incide come pochi altri centrocampisti: devastante in fase di non possesso, è fondamentale in interdizione ma i suoi inserimenti hanno portato in dote tre reti da nove punti. Ha personalmente firmato gli 1-0 con Novara e Spezia, ha aperto le danze del roboante 4-0 inflitto al Brescia. E come premesso è l’alleato più fedele di una linea difensiva finora impeccabile: il Benevento subisce la miseria di 0.6 reti a partita, proiezione che se confermata renderebbe un torneo da appena 25 gol incassati. Per intenderci: il Cagliari vinse lo scorso campionato subendo 41 reti e la migliore difesa fu quella del Novara – non a caso allenata da Baroni – con 35. Il suo personale salto di qualità rispetto alla passata stagione sarà quello di conservare una squadra sì equilibrata ma poco prevedibile.
SUPER CITTADELLA – Assist perfetto per entrare nel campo dell’altra grande sorpresa della Serie B: il Cittadella di Roberto Venturato. Una squadra spettacolare che ha impostato le sue fortune su un modello decisamente differente da quello sannita: i veneti vanno all-in, sempre e comunque. Fattore testimoniato da diversi dati: innanzitutto è la squadra che ha pareggiato di meno. Appena un pari in 15 gare. Poi la statistica offensiva: quello del Cittadella è il secondo attacco del campionato, alle spalle del battistrada – ed in tal senso inarrivabile – Hellas Verona.
SFRONTATEZZA – La squadra di Venturato gioca un calcio spettacolare a prescindere dalla levatura dell’avversario: il 5-1 inflitto alla capolista Verona soltanto il manifesto di un’idea di calcio tanto ambiziosa quanto pericolosa. Lo racconta proprio lo scontro diretto perso a Benevento: il Cittadella si lasciò preferire sul piano dello sviluppo del gioco, sfondando sulle corsie e passando nel mezzo con qualità di palleggio, ma per esercitare una proposta così coraggiosa finì per concedere qualche metro di troppo ed essere punito alla prima – e forse unica – vera disattenzione generale. Età media bassa: 25,3. Blocco di giovani italiani: soltanto due stranieri in rosa. Si è esaltato uno dei più navigati – il classe ’88 Litteri – con 10 reti all’attivo, alle spalle del solo Pazzini che però ha battuto 5 rigori, contro lo zero del centravanti veneto. Fase offensiva sorretta da un centrocampo di grande sostanza: capitan Iori guida Schenetti ed il classe ’96 Luca Valzania (che giocatore!) nell’abbinamento delle due fasi. Benevento e Cittadella, così diverse nella loro similitudine. Una seria ed impostata, l’altra sfrontata ed irriverente: opposte nello stesso destino, quello di venire dalla Lega Pro ma non giocare il ruolo della comparsa.