Di Matteo e il suo WBA: "Più fortunato che erede di Mourinho. La Serie A è in caduta" - Calcio News 24
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2009

Di Matteo e il suo WBA: “Più fortunato che erede di Mourinho. La Serie A è in caduta”

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Alla Gazzetta dello Sport parla Roberto Di Matteo, tecnico del WBA e, per questo mese, Miglior allenatore della Premier. E pensare che aveva iniziato perdendo 6-0 contro il Chelsea…:Ã?«Mamma mia, sono uscito che sembravo un fantasma. Gli ho detto: Carletto, ma si tratta così un ex allievo? Non te ne bastavano 3 o 4? Lui ha risposto: Però giocate… Poi ci siamo ripresi, all’Emirates è stato stupendo ricevere gli applausi dei tifosi dell’Arsenal alla fine. La mia è una squadra yoyo, che va e viene dalla Premier. Il 6-0 del Chelsea poteva essere l’inizio del solito film. Io nuovo Mourinho? No, più che altro sono fortunato. Meglio così. I miei maestri? Rolf Fringer, nell’Aarau campione svizzero ’93. Arrigo Sacchi su tutti: un rivoluzionario, per metodi e gioco. Alla Lazio Zoff era speciale per fase difensiva e gestione del gruppo. Poi Zeman, un altro Sacchi: attacco, tagli degli esterni, tempi. Quanto mi ha fatto correre! Al Chelsea Gullit, scuola olandese: tutto con la palla. Io voglio una squadra equilibrata, che attacca in 5 e copre con 5, che fa possesso e cerca di creare e segnare. I giocatori italiani? Costano tanto, forse hanno poca voglia d’Inghilterra. E la Serie A non ha più lo status di una volta, per gli inglesi. Balotelli? Bravo, ma serve la testa. Macheda? Lo volevo in prestito l’anno scorso, niente da fare… Non credo che vada alla Lazio. La Serie A? Gli stadi con tanti vuoti mi stringono il cuore. Va rifondato sul serio, come in Inghilterra, Germania, Spagna, stroncando la violenza e riportando le famiglie alle partite. Inter e Milan? Sempre difficile la stagione dopo quella trionfale. Benitez rischia di ritrovarsi come il secondo marito della vedova. E il Milan ce la può fare, con Ibra e Robinho”.