2014
Roma, Garcia: «Con il Manchester City come una finale. Da vincere»
Il tecnico: «Aguero? Dispiace, ma pensiamo solo a noi stessi»
«Ce la giocheremo. Ma puntiamo all’exploit, sia chiaro». È un Rudi Garcia molto determinato, quello presentatosi in conferenza stampa oggi, alla vigilia del match con il Manchester City. Una gara decisiva, che la Roma, dopo i sorteggi, avrebbe voluto assolutamente giocare: «Teoricamente – prosegue il francese – noi a questo punto del torneo saremmo già dovuti essere fuori dai giochi: loro sono i campioni di Inghilterra, noi veniamo dalla quarta urna. Il campo, però, ci ha dato questa opportunità: domani sarà una finale».
FIDUCIA – All’Olimpico arriverà un City molto incerottato, ma l’ex allenatore del Lille preferisce guardare in casa propria: «Aguero è un campione e quando dico che la sua assenza mi dispiace non mento: avrei voluto vederlo in campo, da avversario. Loro sono una grande squadra, siamo consapevoli delle difficoltà del match. Ma, proprio per questo motivo, dobbiamo guarda solo ed esclusivamente a noi stessi: il nostro gioco, unito ad intensità e concentrazione, saranno le chiavi della gara».
IL PASSATO NON CONTA – Sta meglio la Roma, reduce però da un mezzo passo falso in campionato: «Inutile pensare al passato – taglia corto Garcia – perchè la gara con il Sassuolo non conta più. Di positivo ho visto solo la voglia della squadra di rimontare, pur essendo in inferiorità numerica. Ecco, domani un altro fattore sarà la testa: non contano solo le motivazioni, ma anche gli aspetti tattici e psicologici».
ALL’ATTACCO – E nonostante ai giallorossi potrebbe bastare anche un pareggio per qualificarsi, Garcia non vuole abbassare la tensione: «Siamo padroni del nostro destino: contro i Citizens potrebbe bastare un pareggio, sì. Ma se poi il Cska Mosca vince a Monaco, siamo eliminati. Dunque, non vedo soluzione diversa dal segnare un gol in più del Manchester: domani conta solo vincere. Sarebbe un traguardo importante, da dedicare ai tifosi».