E sulla Juventus: «La affronteremo con cattiveria e determinazione»

Cresciuto a 650 metri da Marassi, Luca Rizzo ha messo piede subito al Ferraris: ha cominciato facendo il raccattapalle, occasione per guardare Palombo, Flachi, Bazzani e Volpi. Ora si è ritrovato il centrocampista nello spogliatoio, ma la sua vita non è cambiata: «Abbiamo sempre volato basso, il nostro è un calcio senza tensioni. Se sono arrivato a giocare nella mia Samp, lo vdevo ai loro sacrifici. Certo, alla sera quando tornano a casa mi raccontano che al lavoro (mamma è farmacista, papà gestisce un distributore con il fratello di Luca, Andrea, ndr) tanta gente, anche sconosciuta, fa loro i complimenti. Loro sono orgogliosi, ma nessuno s’è montato la testa», ha dichiarato il giovane talento della Sampdoria ai microfoni de La Gazzetta dello Sport. Soprannominato Zizou, il piccolo Zidane, dai giornalisti, Rizzo si è sempre invece rapportato ad un’altra stella: «Il mio idolo resta Kakà, cinque spanne sopra tutti gli altri».

IL RETROSCENA – Rizzo tra l’altro è fresco di rinnovo di contratto: è legato al club blucerchiato fino al 2019 e Mihajlovic, solitamente non incline ai complimenti, si è già esposto su di lui. Un feeling corrisposto: «Il rinnovo era quello che volevo. Sentivo il bisogno di far davvero parte di questa società che mi ha dato fiducia e continua a regalarmi spazio. L’estate scorsa ero andato in ritiro con la prima squadra e in quel periodo ci furono richieste per me, ma ad un certo punto il mister mi ha detto che avrei potuto dargli una mano e di non andare via. Mihajlovic è stato coerente. Quello che diceva a parole, lo ha messo in pratica. Anche il presidente Ferrero ed Osti mi hanno sempre manifestato fiducia».

IL GRUPPO – Armonia che si respira, però, anche in generale nello spogliatoio della Sampdoria, che, a detta di Rizzo, vanta un gruppo affamato, dove tutti remano dalla stessa parte e con gli esperti che indicano la strada, come Palombo: «E’ stupendo: se ti vede pensieroso, è il primo che si avvicina e ti dà una mano». Il gruppo verrà messo alla prova nel prossimo turno di campionato, quello in cui andrà in scena la sfida contro la Juventus: «La affronteremo come abbiamo fatto con tutte le altre grandi in precedenza: cioè, cattivi e determinati. Pensiamo innanzitutto a centrare la prestazione, cercando di fare punti».

L’AZZURRO – Infine, una considerazione sulla possibile convocazione del ct Di Biagio nell’Italia U21: «Sono fermo alla preconvocazione. Se dovesse arrivare, che gioia. Penso alla Samp: obiettivo, come dice il mister, la parte sinistra della classifica».