Sfida speciale per i due centrocampisti

Sono molti gli spunti offerti dalla sfida Genoa-Roma, soprattutto per Bertolacci e Florenzi, due amici che si affronteranno da avversari. I due centrocampisti, che si sono conosciuti a Roma, dove hanno avuto la possibilità di giocare insieme, devono ringraziare Andrea Stramaccioni: «Roma-Atalanta! Fu la svolta della nostra vita calcistica. Stramaccioni diede a entrambi la possibilità di giocare, finalmente», ha raccontato Bertolacci ai microfoni de La Gazzetta dello Sport e Florenzi ha proseguito: «Sì che mi ricordo: Roma-Atalanta nei Giovanissimi, fui pure espulso. Venivamo entrambi da un periodo buio, l’allenatore precedente non stravedeva per noi. Anzi, nun ce vedeva proprio. Di me diceva che ero troppo piccolo, e io una volta gli ho risposto: “Prima o poi però la palla cascherà pure per terra…”. Anche Andrea come me non trovava spazio. Poi arrivò Stramaccioni: lui ci vide, ci diede fiducia e ci donò la nostra dimensione».

I CAMPIONI – Arrivano poi i paragoni eccellenti: secondo Bertolacci, Florenzi ricorda Fabregas, mentre il centrocampista della Roma accosta l’amico a Seedorf: «Forse lui era un pelo più tecnico, ma stiamo parlando comunque di un campionissimo…». Il mirino si sposta poi sull’Italia e a tre giocatori da scegliere: «Dietro Chiellini, in mezzo Pirlo, davanti Totti», rivela Bertolacci, mentre Florenzi sceglie: «Dietro Barzagli, in mezzo De Rossi, davanti Immobile».

IL CAPITANO – A proposito di Francesco Totti: «Come per chiunque cresca in giallorosso, è un idolo, l’emblema della squadra. E allenarmici insieme è stata una grande emozione, il coronamento del sogno di ogni bambino di Roma», ha spiegato Bertolacci, mentre Florenzi ha aggiunto:  «Una grandissima persona che ha come prima caratteristica l’umiltà. Ti fa sentire come se lo conoscessi da sempre: sempre disponibile, rispettosa del lavoro degli altri. Unico, in poche parole. È pure per quello che si dice “il capitano”: il capitano in tutto».