2014
Braida a SI: «Il Milan deve continuare su questa strada»
L’ex dirigente rossonero ha parlato della sua vecchia squadra
Ospite negli studi di ‘Sportitalia’, l’ex dirigente del Milan Ariedo Braida parla così: «Penso che debbano continuare su questa strada, con Inzaghi, che sarà anche un po’ inesperto, ma conosce bene la realtà, è amato dal presidente, dalla società. Bisogna anche indovinare le soluzioni tecniche, e trovare dei giocatori che alzino il livello della squadra, perchè al momento qualcosa manca. Purtroppo giocano con Menez che non è un centravanti. Si sente la mancanza di un attaccante di grande valore. Anche in difesa e a centrocampo devono rafforzarsi».
KRAMARIC – Braida risponde così: «Kramaric è un buon giocatore, ma non un top player. Io non vedo top player in Italia, per quanto riguarda gli attaccanti. Ci sono ottimi giocatori, ma non ci sono un Van Basten o un Ronaldo».
ADDIO – Braida parla poi di Barbara Berlusconi, tornando sul suo addio alla società rossonera: «Io al Milan ho fatto 28 anni, ho scritto anche io una parte di storia, e voglio ricordare le cose belle. Tutti possiamo sbagliare. Un grande autore diceva che il garbo è indispensabile. Anche io ho fatto degli errori, si può sbagliare, ma in quel momento mi sono sentito toccato nella mia intimità professionale, anche se credo di aver sempre dato il massimo. Se ho fatto degli errori sono qui, senza problemi. Nel mondo del calcio è bravo chi sbaglia meno. Non pretendo niente. Non so se sono stato bravo, lo diranno gli altri, coloro che sono stati con me. Arriva sempre un momento in cui bisogna chiudere, e io ho chiuso la mia pagina. Sono stato orgoglioso di essere stato al Milan, lo ringrazio e gli auguro le migliori fortune del mondo del calcio».
MERCATO – Braida parla anche di mercato: «Mi sembra, ripeto, che il Milan giochi senza centravanti. Con 10 milioni non si compra un giocatore di livello. Di Torres non so niente, non c’ero».
VECCHI CAMPIONI – L’ex dirigente parla del giocatore in cui ha creduto di più: «Per me Weah è stato un giocatore importantissimo. Oltre il Milan, l’unica squadra interessata era il Newcastle. La prima partita che ha giocato è stato il Trofeo Berlusconi con la Juventus, quella partita finì 0-0, si andò ai rigori. Weah aveva sbagliato il rigore decisivo. Poi gli ho detto, dopo la partita, che è un campione. E lui questo lo ha ricordato in un’intervista. Per me è stato un giocatore fantastico. La trattativa la fecimo a Cannes con i dirigenti del Psg e lui rinunciò ad 1 miliardo pur di venire. Lo ha fatto perchè lo sentiva, voleva venire ad ogni costo al Milan. I giocatori non rinunciano facilmente ai loro guadagni. Questo è stato molto particolare, fatto con sentimento».
VECCHIE GLORIE – Braida parla ancora: «In questo momento vedo solo dei giocatori stranieri. Ricordo Gattuso, dicevano che non aveva niente e poi è stato 12 anni al Milan, così come Ambrosini. La difesa storica del Milan era straordinaria, irripetibile. Tu andavi a giocare ovunque ed eri tranquillo. Loro rappresentavano il calcio in una maniera che oggi non si vede più».
OGGI – Braida parla dei migliori: «Ancelotti è un maestro di calcio. Capello lavora all’estero. Sarebbe bello che i migliori lavorassero qui. Inzaghi lo conosciamo tutti. In questo momento è un allenatore che ha bisogno di fare certe esperienze, di viverle. Non si nasce professori, si diventa. Lui lo diventerà. Non si può sempre inventare».
RITORNO DI SACCHI – Braida la pensa così: «Io penso che giovane o meno giovane non è sinonimo di bravura. I giovani devono giocare se sono bravi. Le persone meno giovani a volte hanno qualità. Arrigo è un maestro di calcio e potrebbe dare il suo contributo. Potrebbe aiutare perchè è una persona che ha dimostrato le sue capacità, è una persona ricca di valori, umani e tecnici».
RETROSCENA – Braida parla anche di Higuain: «Avevo parlato col padre e col fratello. Mi piaceva. Avevamo parlato con la società, fatto un’offerta ma non troppo alta. Due settimane dopo lo ha preso il Real Madrid».
DYBALA – Braida parla così del talento argentino: «Mi piace molto. Dybala ha la personalità per giocare in una grande squadra».
EL SHAARAWY – Braida parla di un ipotetico scambio El Shaarawy – Destro: «Destro è un goleador. L’esterno del Milan ha avuto alti e bassi, problemi fisici che lo hanno condizionato. Ha dimostrato di essere bravo, ma nel tempo non ha mantenuto quello che ha fatto vedere».
BALOTELLI – Braida parla così dell’attaccante: «Mi spiace che sia bistrattato. Gli danno responsabilità superiori a quelle che dovrebbe avere. Ha delle doti che ha espresso ma che non sempre riesce a far vedere. Lui è un ragazzo che non riesce a dare ciò che ha. Lui dentro ha le cose, tutti gli ingredienti, ma non sempre riesce ad esprimerli. Potenzialmente è un campione».
INVESTIMENTI SBAGLIATI – Braida parla così di Iturbe: «Ha ancora tempo per esprimersi ma non è partito col piede giusto. Sabatini ha fatto tante cose giuste. C’è ancora tempo».