Il tecnico: «Marek ha più responsabilità. Contratto? Non ci penso»

«Intensità e mentalità faranno la differenza. Ma una finale è totalmente diversa da una partita di campionato: possiamo giocarcela a viso aperto. Sarebbe importante vincere, sia per il club che per i tifosi». A parlare è Rafa Benitez, intervistato dai microfoni di ‘As’ alla vigilia della finale di Supercoppa Italiana contro la Juventus. 

ERRORI – Una stagione, quella dei partenopei, iniziata male, con l’eliminazione ai preliminari di Champions League: «Abbiamo avuto difficoltà nella preparazione, siamo arrivati all’appuntamento con diversi giocatori in condizioni fisiche precarie per via del Mondiale. Però, nel complesso, ce la siamo giocata: abbiamo avuto molte occasioni, sia al San Paolo e che al San Mames. I nostri errori hanno consegnato loro la qualificazione. Poco equilibrio? Serve tempo. Abbiamo trovato giocatori di assoluto livello in attacco, con il tempo troveremo il giusto equilibrio».

INGIUSTI – E se alle critiche di Behrami preferisce non rispondere («Mi ha sorpreso, con lui non ho mai avuto problemi»), Benitez si concentra sui numeri del suo Napoli nella scorsa stagione: «Ho letto tante critiche, ma credo sia mancato equilibrio nelle valutazioni. Abbiamo conquistato il record di vittorie in trasferta, di gol fatti e di punti in campionato. Come se non bastasse, abbiamo vinto la Coppa Italia e ottenuto 12 punti in Champions. Non male…».

GIOVANI – E difende il progetto azzurro, nonostante i rumors lo vogliano lontano dal San Paolo la prossima stagione: «Abbiamo una rosa composta da calciatori giovani, che hanno bisogno di giocare per fare esperienza. Vincere aiuta a vincere, e a diventare sempre più forti. Callejon? Sono contento della sua crescita, come di quella di tanti altri. Il segreto sta nella capacità di dedicarsi al lavoro e, anche, nell’avere uno staff tecnico capace di seguire singolarmente i giocatori».

IL PESO – Un po’ in ombra, in questa stagione, Marek Hamsik. «Ma non dipende dal modulo – spiega Benitez -, assolutamente. Il problema è che Marek è cresciuto, è il capitano e ha molte responsabilità. Ci si aspetta molto da lui ed è più difficile mettersi in mostra ora rispetto a prima. Ma la nostra squadra è composta da tanti giocatori capaci di dare il loro contributo: penso a David Lopez e Koulibaly, accolti tra lo scetticismo generale, e lo stesso De Guzman».

FUTURO – Prima di chiudere, capitolo contratto: a fine stagione, Benitez sarà libero. «Non è un tema di cui abbiamo ancora parlato. Ho un ottimo rapporto con presidente, squadra e tifosi. Quando sarà il momento opportuno, insieme valuteremo quale strada prendere. Il Napoli sta crescendo come società e questa è la cosa più importante».