2014
Babacar: «Fiorentina, voglio restare, ma…»
L’attaccante viola scalpita per un po’ di continuità
Da un campetto di basket alla periferia di Dakar a quelli di calcio: è questa la sintesi della storia sportiva di Khouma Babacar, che giocava da playmaker sognando i numeri di Michael Jordan ed impazzendo per i Chicago Bulls. L’attaccante della Fiorentina, che ha mosso i primi passi nel Meissa, ha cominciato a segnare gol a raffica, conquistandosi le attenzione di Borussia Dortmund, Roma e Inter. E mentre prosegue la trattativa per il rinnovo del contratto, lui annuncia: «Il mio obiettivo è rimanere a Firenze, giocando un po’ di più», ha dichiarato ai microfoni de La Gazzetta Sportiva.
LEZIONI – Mentre suonano le sirene di mercato, Babacar resta concentrato sulla sua crescita, che passa anche dalle lezioni di Vincenzo Montella e dallo studio di Giuseppe Rossi e Mario Gomez, e su quella della Fiorentina: «Zona Champions? Possiamo recuperare. Magari anche grazie ai miei gol. Per quello che ho visto nel girone d’andata, neppure Juve e Roma sono più forti di noi. Cosa rubo a Rossi e Gomez? La furbizia e la freddezza. Pepito quando calcia a rete prende sempre la porta. Mario è un mito. Appena rompe il ghiaccio non lo ferma più nessuno».
LEGAMI – Il grande salto, però, lo ha compiuto col Modena di Novellino: «Il mister mi ha insegnato a stare con i compagni. Ero troppo tranquillo, silenzioso, riservato. Mi ha spiegato che il calcio è un gioco di squadra. Vince chi fa gruppo. Ancora oggi mi invia consigli via sms». Babacar, che non è mai stato vittima del razzismo in Italia, ha smentito le voci sulla possibilità di prendere la cittadinanza italiana: «Il mio sogno è quello di giocare un giorno nella nazionale del Senegal. Non parteciperò però alla prossima Coppa d’Africa perché non sono ancora pronto a difendere la maglia del mio Paese. Sono al mio primo campionato di serie A. L’Africa è un continente che deve crescere. Anch’io voglio fare qualcosa per il mio Paese. Presto costruirò una scuola calcio per i bambini poveri».
RETROSCENA – E mentre sogna di segnare alla Juventus rubandole palla a centrocampo, scartando cinque avversari e mettendo a sedere il portiere, l’attaccante rivela alcuni retroscena e presenta la sfida di Europa League contro il Tottenham: «Tutti mi vogliono bene, ma mi prendono in giro. A cominciare da Joaquin, Borja e Gonzalo. A volte arrivo un po’ addormentato al centro e mi massacrano. Primo investimento? Mi comprerò una casa nella zona di Coverciano. Tottenham? Grande avversario. Londra regala sempre un’atmosfera speciale. Noi vogliamo andare avanti e vincere la Coppa».