2009
Milan, Pirlo: “Prima di tutto ricominciamo a vincere. Ibra? Simpatico”
Sulla Gazzetta dello Sport Andrea Pirlo parla dell’attualità milanista, a partire da Ibrahimovic: “à? sempre pronto allo scherzo, sempre sorridente. Simpatico. Le parole di Seedorf? à? arrivata la sua rettifica, forse Clarence non si era espresso bene o era stato frainteso. Ha già chiarito con la squadra e comunque nessuno aveva avuto da ridire. Gioco più brutto con Ibra? Noi ci siamo sempre adattati a qualsiasi giocatore, poi è sempre l’allenatore che sceglie i moduli. Parliamo di un attaccante che ha giocato con Ajax, Juve, Inter, Barcellona e ha vinto dappertutto, quindi vuol dire che alla squadra fa bene. Ibra è un giocatore decisivo e noi miglioreremo. Non è un problema. Le verticalizzazioni che mi chiede Allegri? Mi piace giocare in fretta verso la porta avversaria, come una volta. A un certo punto ci siamo messi a giocare in modo più compassato, con molto possesso palla, e in contropiede rischiavamo. Ma si può tornare a essere come una volta. Allegri cerca il confronto e chiede spesso l’opinione dei vecchi, poi giustamente decide lui. Nella gestione del gruppo somiglia a Ancelotti: gli piace stare con i giocatori. Ma ha portato novità e noi avevamo bisogno di cose nuove. La Nazionale di Prandelli? à? tutto nuovo, è stimolante. Il Mondiale è stato la delusione più profonda della mia carriera: aspetti quattro anni, poi ti fai male, cerchi di fare il massimo e rientrare al momento giusto e la squadra va a casa. Ho sofferto tanto. Complesso di inferiorità rispetto all’Inter? No, ma l’Inter è la squadra da battere in Italia e in Europa e lo sappiamo bene. Noi stiamo costruendo una squadra nuova con uno spirito nuovo e siamo sulla buona strada. Dobbiamo assolutamente vincere a Parma per dare un segnale. Kakà all’Inter? Impossibile. Pallone d’oro? A Xavi.