Turno pirotecnico: l'Italia del calcio si ferma, da Olimpico e San Paolo le risposte - Calcio News 24
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2015

Turno pirotecnico: l’Italia del calcio si ferma, da Olimpico e San Paolo le risposte

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Le prime quattro forze della classifica l’una contro l’altra: Roma-Lazio nel pomeriggio, poi Napoli-Juventus

Un turno di campionato da sballo: si affrontano le prime quattro forze del torneo, la capolista Juventus al San Paolo sul campo del Napoli e la prima inseguitrice Roma impegnata nel derby cittadino con la Lazio appaiata al terzo posto proprio con i partenopei. Ribaltoni in vista? Difficile asserirlo, analizziamo stato di forma e condizione psicologica con cui le quattro squadre arrivano al grande impegno.

NAPOLI-JUVENTUS – Remake del freschissimo appuntamento di Doha: nell’ultima gara ufficiale del recente anno solare calcistico ad avere la meglio è stato un indomito Napoli su una Juve non cattiva ed attenta come i suoi standard hanno abituato. Il momento psicologico – inutile nasconderlo – risulta differente: i partenopei vivono sull’onda dell’entusiasmo dopo qualche inattesa delusione di troppo, i bianconeri effettuano il percorso inverso e vedono scalfite alcune convinzioni in seguito ad un periodo di certezze. Ma attenzione: in tante occasioni il Napoli è sembrato sul punto di rinsavire salvo poi prendere atto dei crudi riscontri della realtà, così come invece la Juventus ha saputo mettere all’angolo venti di ridimensionamento. Ed i valori complessivi premiano senza dubbio gli uomini di Allegri: è dunque il Napoli di Benitez chiamato a fare l’impresa per avvicinarsi al treno di testa e – qualora accadesse – a fornire ulteriori e continue conferme partita dopo partita.

ROMA-LAZIO – Nella pirotecnica domenica di campionato è il derby di Roma ad anticipare la grande sfida notturna del San Paolo: tradotto, se la Roma avesse la meglio nel faccia a faccia cittadino scavalcherebbe momentaneamente la Juventus obbligando di fatto i bianconeri a scendere in campo con un surplus di pressione e tensione agonistica. Garcia sa di avere la grande chance, più che di classifica in termini di segnale: una vittoria metterebbe in chiaro le cose sia rispetto agli inseguitori che nella lotta al vertice, lì dove la Juventus si ritroverebbe costretta a non sbagliare più. Di fronte però una Lazio dalle ambizioni finalmente ritrovate: Pioli ha costruito una squadra che sa attaccare senza perdere il senso dell’equilibrio, che ha varietà di soluzioni e che sta studiando sul sentiero di una determinata mentalità e personalità. Per i biancocelesti è una sorta di esame di maturità: non soltanto per quanto concerne il livello tecnico espresso quanto per la capacità di reggere con la testa un impegno del genere e non lasciarsi ingannare dal nervosismo come accaduto in passato. Il momento è migliore: la Lazio esprime un grande calcio e la forma è più brillante considerata l’assenza dalle coppe, lì dove al contrario la Roma sta probabilmente accusando qualcosa. Poi però va tutto espresso sul campo ed in tal senso per la banda Pioli è un vero e proprio esame.

I SINGOLI – Andiamo con ordine e partiamo ancora una volta dalla notte del San Paolo: Gonzalo Higuain già match-winner a Doha, sta tornando sui suoi livelli e sembra inoltre più tranquillo rispetto ad un recente passato condizionato da nervosismo e tensioni. E’ oggi il valore aggiunto di questo Napoli come fino a pochi mesi fa lo era Callejon, mentre dall’altra parte è indiscutibilmente il connazionale Tevez oggi a trainare il carro bianconero: Juventus che però, essenzialmente in mediana, ha una varietà di soluzioni più ampia rispetto alle dotazioni partenopee. Fronte Olimpico: sponda Lazio è facile dire Felipe Anderson, il brasiliano è in una condizione letteralmente strepitosa e fa impressione vedere come i difensori non riescano ad opporre alcuna resistenza alla sua avanzata. Classe ’93, si sta finalmente rivelando l’innesto auspicato da Lotito quando nell’estate del 2013 scelse di investire sul suo prospetto pur di portarlo a Roma. Dall’altra parte è un altro nato nel 1993, Juan Manuel Iturbe, che è chiamato a rispondere sul campo al partito – sempre più folto – di chi si interroga sulla valenza di un investimento da 25 milioni di euro. Mettetevi comodi e pronti ad assistere allo spettacolo: la Serie A scopre le sue carte.

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