Essien, invece, verso la MLS

I movimenti in uscita del Milan non stanno portando vantaggi economici al Milan: lo dimostra la partenza di Mbaye Niang, che andrà al Genoa in prestito secco fino al termine della stagione. Sono pochi i giocatori rossoneri che negli ultimi anni hanno portato qualcosa nelle casse del Milan. E allora l’amministratore delegato Adriano Galliani si ritrova a dover fare i conti con giocatori che guadagnano troppo e che per questo fanno scappare possibili acquirenti o che rifiutano alcune destinazioni perché provenienti da campionati minori. La politica dei parametri zero non ha risolto i problemi, perché ci si è ritrovati comunque di fronte ad ingaggi pesanti. Inoltre, il Milan incassa poco anche dalle cessioni dei giovani talenti, che vanno via in prestito senza produrre introiti o far ritorno con un valore accresciuto. Ci sono poi altri giocatori che hanno fallito o quasi al Milan e che, quindi, sono stati quasi “regalati”.

LE MOSSE – In questo scenario complesso il Milan si ritrova a dover rinforzare la rosa di Filippo Inzaghi. Serve un difensore ed, infatti, la dirigenza rossonera è finita, come riportato da Tuttosport, sulle tracce di Spolli, chiesto in prestito al Catania, che però ha rifiutato. C’è stato un sondaggio col Palermo per Munoz, ma la concorrenza è tanta. E’ fallito l’assalto a Siqueira dell’Atletico Madrid e allora sono rimasti aperti i discorsi per Pasqual, anche se la Fiorentina resta ferma sulle sue posizioni. Restano le alternative Douglas Santos (Atletico Mineiro) e Guerreiro (Lorient), elementi però di prospettiva. In uscita Michael Essien, che piace in MLS, mentre in entrata c’è Dzemaili (Galatasaray), che piace al pari di Kucka (Genoa), pista che potrebbe riaprirsi. Stando a quanto riportato da La Gazzetta dello Sport, per l’attacco non va scartata l’ipotesi Borriello (Roma), per il quale potrebbe esser fatto un sacrificio. Ci sarebbe anche Osvaldo (Inter), che potrebbe non cambiare così città.