Il punto del quotidiano torinese sui possibili acquirenti della società rossonera

Malgrado la smentita di ieri di Berlusconi, l’edizione odierna di Tuttosport riporta i tanti nomi degli imprenditori che orbitano attorno al marchio Milan. Dagli Stati Uniti, ai Balcani, in molti sono intervenuti nelle vicende legate alla società rossonera, ma nessuno si è mai fatto avanti per rilevare una percentuale di quote societarie. A cominciare da Dubai, dove lo sceicco Al Maktoum non ha mai voluto trattare direttamente con Berlusconi. Lo scorso dicembre però Tim Clark, presidente di Emirates, ha lasciato aperto lo spiraglio di un possibile ‘naming right’ sul nuovo stadio, sulla scia di quanto accaduto con l’Arsenal. 

I NOMI – Il quotidiano prosegue parlando degli Al Thani, i presidenti del Psg, che hanno fatto affari con Mediaset, visti gli intrecci con Al Jazeera. Parlando di arabi impossibile non citare la famiglia Al Nahyan, proprietaria del City, che in qualche occasione è stata coinvolta nella stessa trattativa. L’amicizia tra Berlusconi e Putin ha fatto emergere spesso dei sodalizi russi: si parlava di Gazprom e nel 2012 erano usciti i nomi degli imprenditori Deripaska (alluminio) e Shilov (petrolio). Ancora, si cita Rezard Taci, per poi passare al mercato asiatico, con Xu Jiayin del Guangzhou, Peter Lim di Singapore e Bee Taechaubol, tailandese. Negli Stati Uniti la ricerca di un nuovo Pallotta si è conclusa con un nulla di fatto, ed i nomi degli italiani Ferrero e Squinzi sembrano più fantascienza che realtà.