2015
Nel ballo delle punte il Milan il colpo lo piazza dietro
Il Milan prende Bocchetti dallo Spartak Mosca: difensore forte ed adattabile, a patto che abbia superato linfortunio
Mattia Destro sì, Mattia Destro no, Pablo Osvaldo sì, Pablo Osvaldo no: intanto il Milan si cautela per quanto concerne il suo pacchetto arretrato – soprattutto ultimamente in difficoltà sia strutturale che per via di infortuni che ne hanno condizionato il rendimento complessivo – e centra un colpo decisamente interessante.
BOCCHETTI AL MILAN – Prestito con diritto di riscatto: questa la formula che va di moda oggi e con cui il Milan si è assicurato dallo Spartak Mosca le prestazioni di Salvatore Bocchetti, difensore centrale adattabile sulla corsia mancina se necessario. Ottava difesa del torneo con 25 reti incassate alla pari di Napoli, Genoa, Atalanta ed Empoli ma invece peggio di Juventus, Roma, Sampdoria, Fiorentina, Torino, Lazio e Chievo, Bocchetti va a rappresentare un’alternativa sia nel pacchetto centrale che come anticipato sulla fascia sinistra, ruolo che ha a tratti ricoperto nella sua ultima parentesi italiana con la maglia del Genoa. Fisico imponente ma abbinato ad un’ottima velocità di base, ha nel suo punto forte la marcatura dell’avversario e per caratteristiche e valore individuale va oggettivamente a rinforzare un settore piuttosto debole e nel complesso una squadra costruita male se pensiamo che il monte ingaggi dei calciatori sia il terzo della Serie A alle spalle di Juventus e Roma.
IMPOSTO A GENOVA, ESPLOSO NEL RUBIN – 2008-09 e 2009-10: le due stagioni d’oro di Salvatore Bocchetti, jolly difensivo del Genoa dalle ottime prestazioni e costanza di rendimento. Se ne accorsero un po’ tutti, l’allora commissario tecnico dell’Italia Marcello Lippi (versione bis) che lo incluse stabilmente nel giro della nazionale nonché il mercato internazionale, lesto il Rubin Kazan a prelevarlo nell’estate del 2010 previo contratto faraonico se paragonato al livello medio dei difensori italiani. Emolumento ulteriormente incrementato due anni dopo con il passaggio allo Spartak Mosca – sempre in Russia dopo essersi segnalato anche sul palcoscenico internazionale con il Rubin Kazan – ed un’esperienza rivelatasi però meno felice: un pesante infortunio a ginocchio e menisco che ne ha irrimediabilmente compromesso rendimento e numero di presenze. Ecco l’unico dubbio inerente al suo innesto: Bocchetti nell’ultima stagione ha giocato davvero poco e questo periodo di inattività potrebbe almeno inizialmente incidere sul pieno impiego del calciatore.
ORA L’ATTACCANTE – Il calvario di Stephan El Shaarawy ha ulteriormente complicato i piani della dirigenza rossonera: con un Faraone nei suoi giorni migliori – ma potrà accadere nuovamente a Milano? – il Milan avrebbe anche potuto rinunciare ad un colpo offensivo. Con lui, Menez, Cerci, Pazzini, il rientrante Honda e quel Bonaventura agevolmente adattabile nel tridente d’attacco il Diavolo non avrebbe avuto tutta questa necessità di operare nel settore. Ed invece l’ennesimo infortunio occorso ad El Shaarawy ha stravolto lo scenario: arriverà un attaccante, probabilmente quel Destro per cui già è stata definita la trattativa con la Roma – prestito e diritto di riscatto, tanto per cambiare – ma la cui operazione non è ancora andata in porto a causa delle remore dell’attaccante nell’accettare un trasferimento che non sia a titolo definitivo o di fatto tale. Osvaldo l’alternativa, a meno di colpi di scena. Poi parlerà il campo: le risposte spettano a mister Inzaghi, gli obiettivi iniziali sembrano lontani ma tra il precipitare ed il terzo posto c’è l’infinito delle vie di mezzo. Toccherà, a partire da stasera, imboccarne una.