2015
Vidic e Icardi, nervi tesi: la ricostruzione
Il difensore battibecca con Mancini, l’attaccante con i tifosi
Incredulo e tendente al seccato, Erick Thohir ieri ha trascorso più di un’ora al telefono con il direttore generale Marco Fassone per analizzare la sconfitta dell’Inter contro il Sassuolo e la polveriera che si è aperta. Si comincia con il botta e risposta tra Nemanja Vidic e Roberto Mancini, con uno che urla all’altro e viceversa. Quando poi nella ripresa il team manager Romeo comunica la sostituzione del difensore, il calciatore serbo varca la linea mentre Mancini pensa di far uscire Donkor e senza passare a stringere la mano dell’allenatore. A nulla è valso il «Tirate fuori le p…» all’intervallo o forse Mauro Icardi deve aver frainteso, perché nel post-partita è stato protagonista di una baruffa con i tifosi.
LA RICOSTRUZIONE – Mentre Fredy Guarin si scusa e prova a rassicurare i tifosi circa l’impegno del gruppo, l’argentino lancia la maglia e i pantaloncini con fare strafottente e si scalda quando i tifosi restituiscono il “contentino”, urlando improperi e facendosi portar via poi da Andrea Ranocchia. La Curva chiede poi un confronto con lo spogliatoio e dopo la doccia in sei tornano in campo per chiarirsi con i tifosi: Icardi, Ranocchia, Guarin, Palacio, Handanovic e Carrizo. Anche in questo caso le cose si mettono male con Icardi che, come riportato da La Gazzetta dello Sport, sbotta: «Che c… volete? Io non devo chiedere scusa a nessuno». Poi il portiere lo prende due volte per il collo e lo invita a scusarsi con i tifosi.
ADDIO? – Si aprono nuovi scenari, dunque, per Icardi, che tra una lite e l’altra vede ancora lontano il rinnovo del contratto e potrebbe essere il primo dei sacrificati sul mercato in estate, soprattutto se dovesse fallire l’assalto alla qualificazione in Champions League. In tal caso la speranza della società nerazzurra, secondo Tuttosport, sarebbe quella di ricavare 35 milioni di euro dalla sua cessione, magari dal Chelsea.