2015
Marchisio da Cattelan: «Gruppo unito»
Il centrocampista della Juventus ospite di “E poi c’è Cattelan”
Ospite ieri nella trasmissione su Sky Uno “E poi c’è Cattelan”, Claudio Marchisio ha parlato di calcio e di vita privata, partendo dalle attenzioni delle donne nei suoi confronti e dal rapporto con sua moglie: «Io sex symbol? Ne sono consapevole, soprattutto a casa, con mia moglie, che è molto gelosa… Però condividiamo tutto, abbiamo entrambi le password dei social, lei legge anche i messaggi privati e ogni tanto una faccettina può causare qualcosa, ma non ci nascondiamo nulla. Una volta c’è stata una bella scena a casa, ma poi è finito tutto lì, perché erano solo complimenti tra due atleti. Rinunciare ai social? Potrebbe capire in futuro. Ora sono seguito perché sono un calciatore famoso, ma quando smetterò potrebbe non seguirmi più nessuno», ha dichiarato il centrocampista della Juventus.
FUTURO – «Giocare fino a 35-36 anni? Me lo auguro. I centrocampisti si logorano prima, si cresce in fretta, a 18-20 anni si è pieni di pressioni e devi essere pronto subito. Futuro dopo il calcio? Non lo so sinceramente, è ancora presto. Ho tanta voglia di giocare, quindi non ci penso molto. Io capitano dopo Buffon? No, c’è Chiellini», ha aggiunto Marchisio, protagonista poi di una gag con alcuni compagni di squadra, che vi riportiamo di seguito.
.@ClaMarchisio8 a @EPCCattelan, @bonucci_leo19, @chiellini e @marcostorari30 a casa ma “fanno gruppo” lo stesso… https://t.co/M2RRPO9sP8
— JuventusFC (@juventusfc) 5 Febbraio 2015
MODA E PAURE – Marchisio ha parlato poi della sua passione per la moda e di una fobia: «Sfilate? Non sono fortunato, perché non abbiamo tempo e quando c’è la settimana della moda abbiamo sempre partita. Paure? I film horror, che a mia moglie piacciono tantissimo. Una volta andai a vedere Boogeyman, l’uomo nero. Ho dovuto convincere un amico ad accompagnarmi a casa».
IL GRUPPO – Si passa poi alla Juventus e a qualche retroscena sulla vita in ritiro: «Bella, poi negli ultimi tre anni abbiamo vinto tre scudetti, quindi è normale che vada bene. E’ un gruppo molto unito e legato. Con chi dormo in camera? Da qualche mese siamo tutti in singola. Si sta bene, così non si litiga col telecomando. Quando arrivò la matematica vittoria del terzo scudetto andammo a festeggiare, perché le vittorie vanno festeggiate subito, ma tornammo tardi in ritiro e il giorno dopo c’era la partita contro l’Atalanta. Avevamo dormito veramente poco e tutti erano un po’ preoccupati al momento della formazione. Quando è arrivato il mio nome ho detto: “No, oggi no…”. Ma alla fine abbiamo vinto lo stesso la partita», ha concluso Marchisio, protagonista poi di un’altra gag per la quale il mediano e Cattelan si travestono da He-man e Skeletor. Alla fine Marchisio prima di salutare il pubblico regala a Cattelan una maglia della Juventus.