Le prime parole di Manenti in conferenza stampa

Giampietro Manenti, nuovo presidente del Parma, si è presentato in conferenza stampa: «Stiamo correndo e rincorrendo il tempo. In questi giorni sono avvenuti i primi passaggi di rito delle cariche e nella prossima settimana faremo il nuovo cda. Abbiamo preso il Parma a ridosso di scadenze importanti ma conto di arrivarci per tempo. Adesso saranno purtroppo i fatti a fare la differenza».

IMPEGNO – Ancora Manenti: «In questi giorni abbiamo avuto l’assistenza del dottor Leonardi altrimenti non ne saremmo venuti a capo. Siamo riusciti a quantificare l’impegno sull’immediato, quelli futuri li prendiamo di petto ma lo faremo senza molta fretta. L’altro ieri sono state raccolte le firme per i bonifici, abbiamo fatto le disposizioni necessarie e al più tardi domani mattina partiranno i bonifici. La squadra può stare tranquilla».

STEP – Il nuovo presidente del Parma ha continuato: «Il nostro piano industriale durerà cinque anni e siamo certi di portare risultati attraverso determinati step. Uno è quello della ristrutturazione aziendale, poi lavoreremo sul marketing e anche sul punto di vista tecnico-finanziario e speriamo di riportare un alto tasso tecnico al Parma. Quest’anno è andato male a livello di classifica, ma abbiamo degli obiettivi da sviluppare e coinvolgeremo investitori non solo italiani. Il piano è impegnativo».

CIBO – Manenti ha aggiunto: «Uno degli investitori è Mapi Group, ma potremmo lavorare coi mercati americani o stranieri anche sul settore gastronomico. Adesso dobbiamo far fronte all’immediato, poi dobbiamo veicolare gli sponsor e in tempi brevi attraverso un progetto e degli scambi tra aziende locali e non dovremmo risanare i debiti. Il primo impegno è ripagare l’intero debito Irpef e qualche stipendio entro il 16, poi nei giorni seguenti pagheremo il resto».

TESSUTO – Manenti ha poi rivelato: «La squadra non si dà per vinta, con il Milan addirittura ha meritato. Noi ci crediamo alla salvezza anche se è difficile. Per quanto riguarda il risultato economico noi siamo stati investiti ieri, noi vorremmo comunque non prendere ulteriori punti di penalizzazione. Abbiamo preso il Parma perché a livello sportivo eravamo interessati e poi il tessuto della zona ha prodotti ricercati, abbiamo interessi anche dal punto di vista industriale».

MAPI GROUP – Sempre Manenti ha detto: «A ottobre non abbiamo avuto modo di accedere a nulla. Il Parma allora non era interessato a Mapi Group e nemmeno a essere ceduto, infatti la Dastraso lo prese solo a dicembre se non ricordo male. Per far fronte in tempi brevi ai debiti è chiaro che ci debba essere un soggetto che dà una mano. Si sono messi a disposizione sia istituti italiani che esteri per arrivare al famoso sedici febbraio. Tutte le realtà coinvolte hanno visto che si può risanare tutto, però i cinque anni che ci siamo dati rimangono cinque anni».