Il centrocampista della Roma si racconta

La Roma ha promosso l’iniziativa Draw My Life e stavolta protagonista è stato Alessandro Florenzi. Il centrocampista ha raccontato la sua vita in un video e le sue parole erano accompagnate dal disegno di un artista che seguiva passo passo Florenzi. Queste le dichiarazioni: «La mia è sempre stata una famiglia nel pallone anche se ci tenevano andassi bene a scuola. Mi piaceva la matematica e, se non fossi diventato calciatore, mi sarebbe piaciuto lavorare in un baro o ristorante».

TATUATA – Florenzi ha aggiunto: «La maglia della Roma ce l’ho tatuata sulla pelle da sempre e a undici anni ho iniziato pure a indossarla. Sono sempre stato uno vivace e in campo ero molto estroso, all’inizio mi piaceva fare il fantasista e provavo molti dribbling. Poi ho imparato il valore del sacrificio come a Crotone quando ho imparato a giocare in diverse posizioni. Non ho mai perso il rispetto per compagni, avversari e allenatori comunque».

NONNA – Sempre Florenzi ha concluso: «A diciannove anni ho coronato il mio sogno, alla seconda da titolare con la Roma ho segnato un gol a San Siro contro l’Inter e immaginate un ragazzo romano che segna il primo gol in A su assist di Totti… Io ancora non ci credo e non so descriverlo! Altro gol importante è stato quello contro il Cagliari sotto la Sud quando abbracciai mia nonna Aurora».