Le dichiarazioni del presidente dell’Empoli in conferenza stampa

Intervenuto in conferenza stampa, il presidente dell’Empoli è entrato nel merito del “caso Lotito”, forte della sua esperienza di lavoro in una piccola realtà: «A tutti i livelli si capta che sia un calcio orientato verso i numeri e quindi una realtà come la nostra è “sopportata”. Una buona parte delle componenti del calcio ci apprezza per quello che facciamo nonostante i mezzi limitati, ma si ha la percezione di essere ad un banchetto al quale non si è invitati. In Lega ieri ad esempio si parlava di non poter vendere diritti televisivi a squadra che hanno pochi spettatori. Di cosa parliamo allora? Non c’è la cultura di lanciare i giovani del proprio vivaio. Noi non saremmo adatti a parlare di grandi cose quindi. Se si parla di calcio, invece, possiamo parlare. Il calcio vero lo fanno in pochi. I giovani giocano in Serie B, perché i dirigenti italiani preferiscono puntare sugli stranieri, che non sempre sono più forti dei nostri», ha dichiarato Fabrizio Corsi.

I MALI DEL CALCIO – Il patron del club toscano ha aggiunto: «Sanzione per Lotito? Non sta a me giudicarlo. Io parlo per la mia esperienza: noi vediamo il calcio dal basso e le sensazioni sono queste. I mali del calcio non sono i diritti televisivi, ma altri. Gli under 20 giocano in Belgio, da noi nemmeno gli under 21. Quello dei diritti sportivi è un discorso importante per il movimento, ma non può ridursi tutto a questo. I problemi sono altri…».