Il capitano bianconero è duro e si addossa tutte le responsabilità del pari di Cesena

E’ da poco giunta al termine la gara tra Cesena e Juventus valida per la 23esima giornata di serie A 2014/2015. Allo stadio “Orogel-Manuzzi” di Cesena le due squadre hanno smesso di darsi battaglia e ai microfoni di “Sky Sport” qualche istante dopo il triplice fischio ha parlato il portiere e capitano della Juve, Gigi Buffon.

MEA CULPA E FRECCIATE – «Abbiamo concesso diverse occasioni nei primi minuti al Cesena e una squadra come la nostra non può lasciare, con tutto il rispetto per i nostri avversari, tutte quelle occasioni da gol al Cesena. Quando succede questo è colpa del capitano perchè un capitano deve cercare di trasmettere le giuste energie e oggi non è stato così e quindi le responsabilità oggi sono tutte mie. La Juventus a volte non capisce che il campionato non ce lo regalano e quando lo fanno dobbiamo essere furbi ad approfittarne. Ogni calciatore della Juve, compreso io, deve capire che uno scudetto della Juventus può essere legittimato solo quando lo vince con 15 punti di vantaggio, per questo non dobbiamo mai mollare».

IL PARI DELLA ROMA E LOTITO – «Secondo me ci ha fuoriviato il fatto che quando abbiamo schiacciato sull’acceleratore abbiamo ribaltato la situazione ma non abbiamo fatto i conti con una squadra che si è dannata l’anima e che ha meritato il pareggio. Credo che il pareggio e l’atteggiamento iniziale sia frutto della non vittoria della Roma ma queste gare le può fare chi non è abituato a stare in vetta ma una squadra come la nostra doveva avere un altro piglio. Ma se io stessi qui a dire che non è cambiato nulla farei il male di ogni giocatore. Le parole di Lotito? E’ un bel pensiero cambiare il calcio ma ci vuole l’approvazione e l’appoggio di tutti perchè tutti devono remare dalla stessa parte. I totalitarismi sono falliti e in un ambiente come quello sportivo sarebbe l’inizio della fine».