Entella, la favola di Paroni: «Dalla serie D alla B, con una grande soddisfazione in più» - Calcio News 24
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2015

Entella, la favola di Paroni: «Dalla serie D alla B, con una grande soddisfazione in più»

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Il portiere dei liguri ci racconta un particolare interessante

Ci sono storie nel calcio che vale la pena raccontare. Uno sport che riesce ancora ad emozionare grazie alle imprese delle piccole realtà di provincia che, passo dopo passo, sono riuscite a conquistarsi un posto nel calcio che conta. E’ il caso della Virtus Entella: una società sana e seria, un gruppo di giocatori affamati e un allenatore che ha già dimostrato le sue qualità. Andrea Paroni le ha vissute tutte queste tappe, ha parato in D fino alla B, dove ha avuto il merito di attendere la sua occasione. Il portiere friulano si concede in esclusiva ai nostri microfoni, raccontandoci anche una iniziativa che lo vede protagonista, suo malgrado.

Andrea, dopo la chiusura del mercato invernale avete raccolto quattro punti contro due formazioni di livello come Spezia e Trapani. Si può parlare di momento magico?
«Non se sia il momento più positivo perchè anche verso la fine del girone di andata avevamo fatto un filotto di risultati consecutivi. Il mercato di gennaio ci ha dato una grossa mano, i risultati sono evidenti. La squadra in estare era stata construita per un altro modulo e adesso il mister Prina ha optato per i tre attaccanti. In questo senso Cutolo e Masucci sono due interpreti molto validi che possono sfruttare la prestanza di un attaccante come Sforzini. Sicuramente è stata una campagna acquisti mirata ma questo non vuole togliere nulla a Litteri e Sansovini che hanno lasciato un ottimo ricordo qui».

Sabato c’è il Carpi, un impegno sulla carta proibitivo. Che sensazioni avete?
«Il nostro obiettivo è quello di salvarci, le partite sono sempre meno e dobbiamo affrontarle come finali. Può sembrare una frase fatta ma non lo è, questa è la mentalità che l’Entella deve avere e ne siamo consapevoli, tutti. Il campionato cadetto insegna che non si devono sottovalutare le partite, nemmeno contro squadre che ti sono dietro in classifica. Tutte le gare riservano delle insidie e puoi cadere in brutte figure. Rendiamo merito al Carpi li rispettiamo ma andremo li senza paura, con la consapevolezza di poter dire la nostra come stiamo facendo ultimamente. Siamo affamati di punti e concentrati per fare una bella gara a Carpi».

La tua è una bella favola coincisa con quella della Virtus Entella, dalla serie D alla B contro squadre blasonate come Bologna e Catania.
«E’ vero, si può parlare di favola in effetti. Forse il momento più alto, l’apice l’abbiao toccato con la promozione in B. Sei entrato in un campionato importante. Questo è il mio settimo campionato qui, c’è stato un riscontro importante anche a livello di visibilità- Sono stati premiati gli sforzi di Chiavari e di una società che ha sempre fatto le cose per bene, con un Presidente appassianato.C’è stata continuità in questi anni, riuscire a raggiungere la salvezza varrebbe come uno scudetto e noi ci crediamo. Veniamo da un campionato di Lega Pro vinto con merito e adesso ci siamo calati bene nella nuova realtà, dobbiamo continuare sulla strada intrapresa».

Una risposta anche a chi, in settimana, ha avuto considerazioni poco carine nei confronti delle cosidette pronvinciali…
«Da quando sono arrivato a Chiavari si è sempre parlato con i fatti, c’è sempre stata la volontà di vincere i campionati, di lottare per il vertice. Non è frutto del caso ma di un progetto serio che ha visto l’aggiungersi, anno dopo anno, di giocatori importanti. Siamo cresciuti insieme come gruppo anche grazie al mister che ci ha trasmesso la voglia di vincere e di non porci limiti».

Un legame speciale il tuo con i tifosi, tanto che sta nascendo anche un fan club. Raccontaci di più di questa iniziativa:
«Il club è in fase di creazione, sono stato spiazzato quando mi hanno parlato di questa iniziativa. Parecchi tifosi avevano questa intenzione, mi ha fatto tanto piacere. E’ stata un’idea di don Andrea Buffoli, grande tifoso dell’Entella, con altri tifosi. Dopo sei anni, non sono partito più titolare perchè la società aveva preso Ivan(Pellizzoli ndr) e sono rimasto cosi sorpreso. Sai, è bello sentire questo affetto e stima dai tifosi, non me l’aspettavo e sono rimasto ancora più felice».

Traspare un pò di emozione dalle tue parole…
«Si si, volente o nolente sono uscito di casa a 19 anni, facendo un percorso di crescita e tutto quello che abbiamo ottenuto ce lo siamo conquistati con il sudore e sacrifici. Fa tanto piacere, non posso negarlo e li ringrazio».

Magari se riuscite a centrare l’obiettivo, potresti festeggiare con loro nel club?
«Non me ne vogliano, ma io non mi sento di promettere niente perchè sarebbe la vittoria di un gruppo, non la mia. Poi, certo, se ci sarà l’occasione sarò il primo a voler esultare con loro».

Un pubblico che si sta presentando sempre più numeroso allo stadio, specie nel derby con lo Spezia dove c’era un bel colpo d’occhio.
«In molte gare casalinghe i tifosi ci hanno fatto sentire alla grande il loro incitamento, sono importanti per noi. Speriamo di convincerli a venire anche nelle gare non di cartello. Un’altra cosa che ci ha fatto molto piacere è vedere tifosi anche nelle trasferte più lontane, la loro organizzazione con macchine e pulmini. Non è facile considerando il momento difficile che sta attraversando l’Italia a livello economico, sforzi che fanno piacere e che speriamo di ripagare».

Si ringrazia l’ufficio stampa della Virtus Entella per la grande disponibilità

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