2015
Guidetti: «Tifo Inter e sono in scadenza…»
L’attaccante del Celtic strizza l’occhio all’Italia
Cresciuto in Kenya per seguire suo padre, John Guidetti, svedese di origini italiane, nel 2012 è stato il quarto marcatore d’Europa dietro Lionel Messi, Cristiano Ronaldo e Gonzalo Higuain, poi un virus del sistema nervoso ha messo a rischio la sua carriera. L’attaccante, però, è tornato e domani affronterà l’Inter in Europa League con la maglia del Celtic. «Quando ero piccolo tifavo Inter, avevo anche la maglia. Sono svedese e a Milano c’era Zlatan, sono stato a San Siro per lui. Una volta addirittura ho rischiato di passare all’Inter. Avevo più o meno 13 anni. Mi hanno portato a Milano e mi sono allenato. Ho anche giocato una partitella contro un ex leggenda del club, credo che fosse Beppe Baresi», ha dichiarato Guidetti a La Gazzetta dello Sport, che ha evidenziato le qualità di Shaqiri, Hernanes e Mdel, ma sottolineato la forza dei suoi tifosi.
FUTURO E ITALIA – Tutto da scrivere il futuro di Guidetti, in scadenza di contratto con il Celtic e con l’ipotesi Italia all’orizzonte: «A fine stagione sarò libero, senza contratto. Però ora sono un giocatore del Celtic, è impossibile dire ora dove finirò. Lazio? Non mi è mai arrivata un’offerta però i miei parenti sarebbero contenti. Alcuni vivono ancora in Italia, in via Prenestina, e vanno in Curva Nord. La squadra a cui sono stato più vicino però è la Samp. A 15 anni mi sono allenato con loro, in Primavera e una volta in prima squadra. Era la squadra di Montella e Cassano. Mi piaceva tutto, poi Eriksson mi ha proposto il City…».
IL MANCIO – Infine, Guidetti ha parlato di Roberto Mancini, con cui è scattato subito il feeling ai tempi del Manchester City: «Devo ringraziarlo sempre. Lui mi ha fatto debuttare in prima squadra, lui mi ha consigliato di andare in prestito al Feyenoord. Era giusto: in Olanda ho vissuto la stagione migliore. Se l’ho sentito? No, ma ho visto che ha parlato di me recentemente. È un fuoriclasse, come da giocatore».