2015
Ancora Sacchi: «Non sono razzista, gli stranieri sono il problema»
L’ex tecnico vuole chiarire ciò che ha detto nei giorni scorsi
La polemica per quanto riguarda la frase sui giocatori stranieri pronunciata da Arrigo Sacchi due giorni fa non accenna a fermarsi. E adesso, dopo le parole di Tommasi e Delrio, ecco che proprio Sacchi, tramite le colonne de ‘La Gazzetta dello Sport‘, vuole chiarire il senso delle sue parole: «Allora, ho 68 anni non sono mai stato razzista e non lo sarò mai. Non fa parte del mio modo di essere e della mia mentalità. Sono convinto che uno dei problemi del nostro calcio siano i troppi stranieri, circa 1.300, cioè il 53% del totale. Storicamente, Tutte le volte che c’è stata un’invasione di giocatori di altri Paesi, la Nazionale e i club sono andati male. Per esempio, quando gli stranieri erano molti di meno, in 11 anni dall’89 al 2000 abbiamo conquistato 4 volte la Champions e 8 la Coppa Uefa».
TEMPI RECENTI – Sacchi prosegue: «Negli ultimi anni, invece, con squadre formate per l’80-90% da giocatori esteri, non siamo mai andati in finale e neppure in semifinale. Ho sempre detto che servono pochi stranieri ma di valore e che bisogna mettere al centro il calcio e non il business. Che i settori giovanili hanno troppi stranieri, a volte acquistati senza essere stati visti, che contendono il posto ai nostri giovani».
PROBLEMA ETICO – Sacchi conclude dicendo: «Il mio voleva solo essere un allarme su un problema etico, non solo calcistico. Sono veramente stupito di quanto è accaduto ma anche sereno perché lo ripeto: non sarò mai un razzista». Queste le parole dell’ex allenatore, che continuerà a far parlare di sè.