2015
Vrenna: «Cosentino non può minacciare noi e l’arbitro». Calcio Catania: «Non accettiamo insegnamenti da nessuno sull’ospitalità».
Il post gara del “Monday Night” si tinge ancora di polemiche
Botta e risposta tra Crotone e Catania. Evidentemente la gara dello scorso lunedì sera, tra le due compagini, non è effettivamente finita quando l’arbitro ha decretato il triplice fischio. Con un comunicato stampa apparso ieri sul sito ufficiale del Crotone, l’amministratore delegato del club calabrese, Gianni Vrenna, ha denunciato il presunto “atteggiamento minaccioso” del dirigente etneo Pablo Cosentino durante l’intervallo e alla fine della gara Catania-Crotone.
ACCUSE ROSSOBLU’ – Sulle dichiarazioni esternate in conferenza stampa dall’a.d. rossazzurro, Vrenna tiene a precisare: «A prescindere dal risultato della gara, non può e non deve capitare quello che è invece successo al Massimino contro il Catania ad opera dell’amministratore delegato Cosentino al rientro delle squadre negli spogliatoi alla fine del primo tempo ed in chiusura di gara. Il signor Cosentino non può assumere atteggiamenti minacciosi ed intimidatori nei confronti della nostra dirigenza e penso che avrebbe meritato una sanzione maggiore rispetto a quella che gli è stata applicata (Cosentino è stato inibito da ricoprire cariche federali e a rappresentare la società in ambito federale fino al 30 april,ndr). Non abbiamo mai parlato di direzioni arbitrali e penso sia il caso di non farlo anche ora. Gli arbitri sono una componente essenziale del nostro gioco ed è giusto che ognuno possa svolgere con la massima serenità il proprio lavoro. Questo non vuol dire che anche nel recente passato non ci siano stati degli episodi che mi hanno lasciato con l’amaro in bocca, come avvenuto contro il Bologna con due reti nostre valide, annullate ingiustamente, ma non mi sono mai permesso di chiamare al telefono il numero 1 della Lega Serie B, Andrea Abodi, per lamentarmi dei torti subiti. Un plauso rivolgo invece agli spettatori del settore Tribuna del Massimino e alle due tifoserie, quella del Crotone e quella del Catania, che si sono comportate in modo egregio sugli spalti dimostrando passione, sostegno e civiltà. Il Football Club Crotone ha sempre impartito lezioni di civiltà e maturità quando gioca tra le mura amiche, accogliendo in modo eccellente le dirigenze delle squadre ospiti. L’educazione allo sport ed in questo caso al calcio, è un valore che deve essere perseguito da tutti, e noi società sportive siamo le prime a dover dare il buon esempio perché il calcio è sinonimo di passione, divertimento e socializzazione».
RIBATTUTA ETNEA – Non si è fatta attendere la risposta da parte del Catania che, con un comunicato stampa apparso sul sito ufficiale, non le ha mandate a dire, sottolineando un comportamento incivile da parte dei calciatori calabresi all’interno dello spogliatoio ospiti: «Il Calcio Catania non accetta insegnamenti in termini di ospitalità e lealtà sportiva da parte di nessuno, tantomeno dal signor Vrenna, e respinge totalmente le accuse avanzate con un comunicato stampa, diffuso ieri, dal Crotone Football Club. Abbiamo inoltrato richiesta di risarcimento per i danni arrecati alla struttura dello spogliatoio “ospiti” dello stadio Angelo Massimino da parte dei tesserati del Crotone. Su questi presupposti, le “lezioni di civiltà e maturità” da parte della società calabrese sono evidentemente smentite dai fatti».
Dal nostro corrispondente
Andrea Mazzeo