L’ex tecnico ducale: «Business e Dio denaro hanno avuto la meglio»

«Sto soffrendo e sono abbastanza incredulo, oltre che disgustato: i responsabili avrebbero dovuto analizzare la situazione di questa società, esclusa dalle coppe europee. Con quei milioni, forse, ora la situazione sarebbe meno grave. Chiudiamo la stalla quando i buoi sono scappati: il Parma non può scomparire per dinamiche che avrebbero potuto decidere con mesi d’anticipo». E’ un fiume in piena Nevio Scala, storico allenatore del Parma, sul difficile momento che i ducali stanno vivendo: «La storia è sempre fatta dagli uomini e chi guida un’azienda o una società è responsabile di tutto ciò che accade. E’ ancora possibile portare la gente allo stadio, come 20 anni fa, anche se un po’ più difficile: il dio denaro ha sconvolto la mente di molte persone, ma il calcio non è cambiato così tanto».

L’AFFONDO – «Il business – prosegue Scala ai microfoni di Radio Anch’io lo Sport – e il denaro sono stati messi prima di tutto ciò che il calcio può dare. Ci riempiamo la bocca di parole, io ascolto con disgusto situazioni che non facevano parte del mio mondo. Dobbiamo ritornare a fare le cose con sincerità e intelligenza, squadre, allenatori e giocatori sono il motore per far continuare a volare il calcio. Stiamo affrontando tutte le cose con superficialità, ascolto analisi attraverso i media e non mi riconosco in questa dialettica. Ho letto che la federazione non sapeva… Ma com’è possibile? Cosa stanno a fare? Questo è il dramma del calcio italiano».