2015
Parma, Lucarelli: «La colpa è un pò di tutti, ecco cosa vogliamo»
Il capitano dei ducali ha fatto il punto della situazione
Continua il periodo nerissimo del Parma che oltre ad occupare l’ultimissima posizione in classifica deve anche fare i conti inoltre con le note questioni societarie. E poco fa ad analizzare la questione è stato Alessandro Lucarelli, difensore e capitano dei ducali intervenuto durante il programma Tiki Taka in onda su Italia 1. Ecco le sue parole: «Vista la situazione noi possiamo fare ben poco, siamo nelle mani del presidente Manenti. L’unica speranza è che mantenga le sue promesse, è da giorni che cerca di rassicurarci con le parole ma i fatti non si vedono. Da luglio non abbiamo visto un euro ma ci siamo comportanti da professionisti pensando al campo, ma è normale che anche nello spogliatoio si tocca sempre lo stesso argomento».
RAGGIUNTO IL LIMITE – «Questione di romanticismo? Sì, ma non sentendoci tutelati non garantiamo più nulla. La Lega e le altre federazioni si sono fatte avanti solo negli ultimi giorni, fino ad ora nessuno si era fatto sentire. Se giocheremo o meno? Dipenderà da come si evolverà la situazione, non possiamo sbilanciarci ora. Quando ci sono stati i primi problemi? La stagione è iniziata normalmente, da novembre poi è cambiato tutto. E’ arrivata la scadenza con i punti di penalizzazione, sono saltati i pagamenti e si è cominciato a parlare di tutto tranne che di calcio».
DI CHI E’ LA COLPA? – «Di chi sono le responsabilità? Se la società ha accumulato tanti debiti la colpa è di chi la gestiva in precedenza, con il presidente Ghirardi che forse ha venduto il club alla persona sbagliata. L’iniziativa di Ferrero? E’ facile dire solidarietà per il Parma, ma lui ha dato un chiaro segnale che accettiamo con piacere sperando che possa fare da esempio. Ripeto che non ci sentiamo tutelati: come è possibile permettere ad una società di cambiare quattro presidenti in un brevissimo periodo di tempo? Abbiamo fatto da cavia, spero che non accadano più cose del genere in futuro. I nuovo giocatori? Poverini, penso che dopo pochi giorni hanno capito che il clima non era dei migliori ma si sono comportanti da professionisti. Il nostro interesse? Vogliamo che il Parma si salvi, non che finisca il campionato».