2015
Corvino: «Abbiamo perso la gioventù»
Il d. s. del Bologna punta sulla linea verde, ma spiega cosa non va in Italia
Da qualche mese a questa parte è il direttore sportivo del Bologna: Pantaleo Corvino è stato chiamato dalla nuova proprietà rossoblu per rifondare una squadra che lo scorso anno pareva davvero sull’orlo del collasso. Il nuovo presidente, l’italo-canadese Joey Saputo, gli ha dato carta bianca, con una sola richiesta: investire molto sui giovani e sul settore giovanile. Sarà con queste armi che i rossoblu tenteranno la scalata alla Serie A. Corvino, intervistato oggi da La Repubblica, ha provato a spiegare perchè il calcio italiano non è cosa da giovani…
LA MEGLIO GIOVENTU’ – Così Corvino, che spiega il senso del proprio lavoro: «Io penso che il futuro dei vivai è figlio degli investimenti. Si cerca di investire sui giovani dalle migliori prospettive. Ecco il punto. E allora che fai? Ti metti in cerca. Prima guardi in casa tua, poi esci dalla tua città. Se non trovi vai fuori, in Italia. Se no, all’estero. Spesso in Italia non trovi perché s’è persa qualità. Una volta avevamo i migliori, oggi non più. La crisi economica è la prima ragione, il modo sbagliato di gestire il calcio è un altro motivo». L’obiettivo: porre ora le basi per un futuro prospero, anche e soprattutto dal punto di vista economico. Corvino ha accettato la sfida: «Non voglio deludere chi m’ha scelto. Ho conosciuto Lopez, non l’avevo scelto e non ero il “suo” d. s. Lui si è fidato di me, io di lui e del suo staff». Nonostante qualche critica qua e là, per il momento il rapporto pare reggere molto bene.
MERCATONE UNO – Sul primo mercato rossoblu che porta la sua firma, Corvino spiega: «Ho cercato di tenere le eccellenze, coi nuovi di arricchire l’organico, e al tempo stesso con le cessioni di alleggerirlo. L’obiettivo era migliorare l’organico per andare in A, per il futuro vedremo». Accorgimenti, sì, spiega Corvino, ma anche qualche miglioramento: lo scopo finale è quello di adeguarsi alle richieste dell’allenatore, e non viceversa. Vedremo i risultati.