2015
Melli: «Parma come il Titanic, Ghirardi chiedeva soldi»
Il team manager del Parma svela retroscena inquietanti
La situazione del Parma è critica più che mai, persino disperata, e non mancano i pareri delle parti direttamente coinvolte: oggi è il turno di Sandro Melli, ex attaccante dei ducali ed attuale team manager del club. Queste le parole di Melli, al Corriere dello Sport, sulla situazione surreale che si vive in questi giorni nella città emiliana: «Io mi accorgevo che eravamo sul Titanic. Sopra la prima classe, tutto bello, tutto luccicante, con quelli che ballavano, Ghirardi e Leonardi. E sotto c’era la seconda classe, e la terza. Dipendenti, collaboratori, fornitori. Io pensavo: al primo scoglio che becchiamo, affondiamo. Lo scoglio è stata la licenza Uefa». A rimetterci sono soprattutto quelli dei piani bassi: «Però te lo ricordi cosa succede al Titanic? Quelli di prima classe si salvano, a morire sono quelli sotto. E ovviamente il capitano, quello con la barba. Chi è qui il capitano? Donadoni, ovviamente».
SOLDI IN PRESTITO – Qualche segnale, da parte di Ghirardi, c’era anche stato: «Ghirardi mi chiese di prestargli centomila euro per pagare un premio che aveva promesso alla squadra. Ci ha messo tre anni a ridarmeli, e senza neanche un grazie» ha spiegato Melli. La situazione aveva contorni grotteschi già in passato: «Al Parma nessuno ha mai detto: non ci sono soldi. Si è sempre parlato di un problema di liquidità. Io nella mia ignoranza non ho mai capito: Ghirardi e Leonardi dicevano di fatturare 70-80 milioni eppure in cassa non c’erano neanche 50 euro per fare benzina».