2015
Ts: Serie A, nessun club in regola
Non ci dovrebbero essere squadre iscritte secondo i parametri
«Le introdurremo, Aurelio, ma ci vuole una tempistica ragionevole perché se le adottiamo adesso, qui dentro non si iscrive nessuno, neanche tu. Lo sai benissimo!», con queste parole Claudio Lotito venerdì scorso ha zittito Aurelio De Laurentiis, il quale gli aveva chiesto regole più severe per l’iscrizione in Serie A. E non aveva torto il presidente della Lazio, perché nessuna delle squadre di Serie A rispetta tutti e tre i parametri che compongono le prescrizioni economico-finanziarie per ottenere la “Licenza Nazionale”.
L’ANALISI – Ci sono sette squadre che riescono a rispettare due dei tre parametri previsti (Cagliari, Fiorentina, Napoli, Palermo, Sassuolo, Udinese e Verona), altre quattro si fermano a un parametro (Juventus, Lazio, Parma e Torino), mentre le altre otto (Atalanta, Cesena, Chievo, Genoa, Inter, Milan, Roma e Sampdoria) addirittura nessuno. Nell’analisi condotta da Tuttosport manca l’Empoli, perché non è stato possibile reperire i bilanci.
© Tuttosport
LE NORME – Gli adempimenti di natura retributiva e fiscale sono stati sicuramente rispettati, del resto partirebbero il deferimento della Procura Federale e le relative penalizzazioni. Le squadre devono essere in regola con gli oneri fiscali e retributivi con i tesserati, ma non si tiene conto dei pagamenti al personale non sportivo e ai fornitori. Non è scritto da nessuna parte che il mancato rispetto delle norme porti al diniego della “Licenza Nazionale”, ma è evidente che in assenza di sanzioni si perde il senso della misura. E il caso Parma lo dimostra.