2015
Repubblica: Infront ha Bari e Brescia
Secondo qualcuno il conflitto di interessi è palese: i retroscena
Secondo quanto affermato ieri dal presidente della Juventus Andrea Agnelli, il conflitto di interessi è palese: può Infront, cioè il colosso multimediale che gestisce gli interi diritti della Serie A, occuparsi anche del marketing e della parte commerciale di taluni club piuttosto che di altri? Insomma, può una società che dovrebbe occuparsi nel complesso dello sviluppo dell’intera Lega essere legata più ad alcuni club? La domanda non è di facile risoluzione. La Repubblica oggi prova a vederci più chiaro, entrando nel dettaglio degli affari di Infront degli ultimi anni: Bari e Brescia.
CONFLITTO DI INTERESSI? – I due club in comune avevano un destino: quello del fallimento, scongiurato però dall’arrivo di due nuovi padroni, Paparesta nel caso dei pugliesi, Sagramola nel caso dei lombardi. In entrambi i casi c’è Infront di mezzo: con il Brescia il colosso internazionale si occuperà dell’edificazione di un nuovo stadio (ma è anche sponsor per i prossimi sei anni, contributo totale da 10 milioni di euro), per il Bari Infront è invece stata garante al momento dell’acquisto di Paparesta, lo stesso che poi si è impegnato a concedere alla società multimediale i diritti di alcuni contenuti audiovisivi. Ora, di chiaro c’è solo una cosa: Infront (da qualche mese di proprietà di Wanda, il colosso cinese che si occupa, guarda caso, di impiantistica sportiva, quindi della costruzione di stadi) punta a piazze grosse per risollevarle. Portarle in Serie A significherebbe aumentare l’indotto dei diritti televisivi e tornano alla mente le parole di Lotito: chi compra i diritti di Serie A con squadre poco seguite? A chi li venderebbe cioè Infront?