2015
Ts: rivoluzione Milan, tutto da rifare
Dalla panchina alla rosa: cambiamenti in vista
Sembra ormai segnato il destino di Filippo Inzaghi, che al termine della stagione lascerà il Milan. E’ impresa quasi impossibile per l’allenatore rossonero la riconquista della fiducia della società, che si sta cominciando a guardare intorno.
I CANDIDATI – Regna la confusione nel club, arrivato al quarto allenatore nel giro di tre stagione: sul libro paga resteranno sia Clarence Seedorf che lo stesso Inzaghi, legati da un contratto che ha scadenza nel 2016, e ciò complica i piani a livello economico. L’ipotesi più logica, secondo Tuttosport, porta a Vincenzo Montella, quella più nostalgica a Carlo Ancelotti, mentre l’ultima, quella suggestiva, a Marcello Lippi in qualità di supervisore di Cristian Brocchi o un altro giovane tecnico. Tali ipotesi, però, appaiono impervie: dalla clausola rescissoria della Fiorentina all’ingaggio cospicuo dell’allenatore del Real Madrid, finendo all’individuazione di una figura adatta a lavorare con Lippi.
RIVOLUZIONE – La prossima estate sarà, dunque, molto calda e non solo per la panchina o le vicende societarie: ci sarà anche il mercato e l’esodo di molti giocatori tra chi va in scadenza e chi verrà tagliato dal progetto tecnico. I principali indiziati sono De Jong, Mexes, Essien e Pazzini, a cui non verrà rinnovato il contratto, mentre Robinho, Matri, Muntari, Nocerino, Birsa, Agazzi e Albertazzi non rientrano nel progetto; Van Ginkel e Armero, invece, torneranno rispettivamente al Chelsea e all’Udinese. In totale il Milan risparmierà circa 51 milioni di euro lordi a cui andrebbero aggiunte le somme dei cartellini. Queste risorse verranno reinvestite sul mercato, a partire dal riscatto di Mattia Destro, che rappresenterà il nuovo corso rossonero, del quale non dovrebbe far parte Stephan El Shaarawy, che come Mattia De Sciglio continua ad avere mercato.