Il talento svizzero infuriato con Mancini: la ricostruzione

Entro, non entro. Mi scaldo, non mi scaldo. Una notte da incubo, sotto tutti i punti di vista, per Xherdan Shaqiri. Teoricamente, infatti, il giocatore dell’Inter non avrebbe nemmeno dovuto essere tra i convocati per la gara con il Wolfsburg. Roberto Mancini, però, ha voluto portarlo con sé, consapevole dell’importanza del match.

LA RABBIA – L’ex Bayern Monaco, nonostante il risultato, è stato mandato a scaldarsi dopo l’intervallo. Consapevole dell’inutilità di assumersi un rischio così grande sullo 0-1, il tecnico nerazzurro lo ha poi richiamato in panchina. Per mandarlo successivamente a scaldarsi ancora dopo il pareggio di Palacio. Un ‘tira e molla’ che a Shaqiri non è piaciuto: lo svizzero, a dieci minuti dal termine del match, è tornato in panchina, scuro in volto. A Mediaset Premium, Mancini ha spiegato che il giocatore sarebbe stato ‘rischiato’, non essendo al meglio, solo su un eventuale punteggio di 2-1. Rabbia e delusione: in casa nerazzurra c’è anche la grana ‘Sahq’.