Latina, Bruscagin: «Vogliamo cancellare il derby di andata, ecco cosa è cambiato in questi mesi» - Calcio News 24
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2015

Latina, Bruscagin: «Vogliamo cancellare il derby di andata, ecco cosa è cambiato in questi mesi»

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Il difensore dei pontini alla vigilia del derby con il Frosinone

Domenica prossima, al Matusa di Frosinone, va in scena il derby tra i padroni di casa e il Latina. Una partita molto sentita tra le due tifoserie, con i pontini decisi a riscattare la brutta figura della partita di andata. E’ una formazione completamente diversa quella di Iuliano, figlia di una piccola rivoluzione sul mercato di gennaio e delle nuove idee dell’ex difensore della Juventus. Un tecnico emergente che ha saputo giocare sulle motivazioni ma che dovrà rinunciare allo squalificato Viviani e a Ristovski impegnato con la Nazionale della Macedonia. Due assenze importanti ma il Latina sta preparando al meglio questa importante partita, secondo quanto ci ha rivelato il difensore Matteo Bruscagin.

Matteo, si entra nella vigilia della gara più sentita dell’anno, il derby con il Frosinone. Avete smaltito la delusione patita nell’ultima gara?
«C’è ancora grande rammarico per la sconfitta con lo Spezia, abbiamo fatto una buona gara e dispiace lasciare punti davanti il nostro pubblico. Le nostre occasioni le abbiamo create ma non siamo stati concreti, adesso pensiamo al derby che potrebbe segnare una svolta nel nostro campionato. E’ una settimana particolare, i tifosi ci tengono molto ma noi dobbiamo essere bravi a estraniarci. La stiamo preparando nei minimi dettagli, con concentrazione e cattiveria agonistica».

E’ anche l’occasione per vendicare la brutta sconfitta dell’andata?
«Quelo sicuramente, credo che sia stato il capitolopiù buio di questa nostra annata. Deve essere un altro motivo che ci deve dare ancora più carica, perdere in quel modo fa male. Abbiamo fatto la peggiore partita dell’anno ma adesso siamo una squadra diversa, abbiamo fatto tesoro degli errori fatti e vogliamo regalare una soddisfazione ai nostri tifosi».

Cosa è cambiato dalla gestione Breda a quella di Iuliano?
«Sicuramente i risultati, questi ti aiutano a vivere la settimana diversamente. C’è maggiore serenità anche negli allenamenti, riesci a provare una giocata senza troppo timore. E’ cambiato tanto anche dal punto di vista tattico, siamo consapevoli dei nostri mezzi e abbiamo tutte le carte in regola per fare un grande finale di stagione».

Cosa temi in particolar modo del Frosinone? I ciociari stanno vivendo una stagione simila alla vostra dell’anno scorso.
«Per un certo verso si, una neopromossa che si trova a lottare per la serie A. Hanno un grande collettivo ma sopratutto uno spirito che li rende uniti, sono cattivi, calcisticamente parlando. Fanno del gruppo la loro forza e possono contare su individualità importanti per la categoria, basta pensare al reparto offensivo con giocatori del calibro di Dionisi, Ciofani e Lupoli».

Partono con i favori del pronostico secondo te?
«La classifica dice che sono sono avanti e, giocando in casa, saranno favoriti. Poi naturalmente un derby è sempre un derby, una partita particolare. Conteranno molto le motivazioni e come ci arrivi mentalmente e fisicamente. Noi ci stiamo allenando bene, posso assicurare che metteremo il 100% per ottenere punti importanti per la classifica».

Tu di derby ne hai già giocati qualcuno, a quale sei legato in maniera particolare?
«Ho dei ricordi forti, in un senso o nell’altro, di tutti i derby che ho giocato. Nel primo derby, al mio primo anno al Latina, ho giocato cinque minuti. Loro erano abbastanza lanciati mentre noi vivevamo un periodo buio, era una sorta di ultima spiaggia per la salvezza. Vincemmo 2-0 in casa e fu la svolta della stagione. L’anno successivo mi feci male nel derby di andata, quindi ho anche dei ricordi poco positivi. E’ il caso di metterne qualcuno positivo, la voglia di fare bene è tanta».

Dal punto di vista personale, come giudichi la tua stagione?
«Positiva, sto giocando di più rispetto alle ultime stagione e quindi posso ritenermi soddisfatto. Si cerca sempre di migliorare e fare meglio, penso di avere avuto una crescita costante rispetto alla passata stagione. Con mister Iuliano lavoriamo molto a livello di reparto difensivo, lui è stato un grandissimo difensore e quindi i suoi consigli sono molto preziosi».

Facciamo un passo indietro, sei cresicuto nel settore giovanile del Milan. Che ricordi hai di quegli anni?
«Bellissimi, è stata un’esperienza che mi ha segnato e mi ha lasciato un ricordo vivo e bellissimo. Quando hai la fortuna di crescere in un settore giovanile come quello del Milan, noti delle situazioni a livello di strutture e di crescita a livello umano importante. Lo staff tecnico e tutti i professionisti che ci lavorano sono di primissimo livello, ho avuto la fortuna di relazionarmi con allenatori che hanno fatto la storia del Milan come Evani e Filippo Galli. Sono insegnamenti che ti aiutano nel proseguio della carriera, ho cercato di apprendere da loro e di rubare qualche piccolo segreto. Ho fatto tutta la trafila, in quei otto anni, con campioni del calibro di Paloschi e Darmian che meritano le soddisfazioni che si stanno ritagliando».

Da tifoso soffri per questo momento buio? Non sarebbe il caso di provare una rivoluzione puntando di più sui giovani, magari del settore giovanile?
«Quello di puntare sui giovani italiani credo che sia un problema di tutto il calcio italiano. Soffro tantissimo nel vedere il Milan cos’, eravamo sempre abituati a vederlo competere per obiettivi importanti e questa società merita altri palcoscenici. I tifosi meritano di più e credo che sarebbe una strada giusta quella di puntare maggiormente sui giovani, con un progetto a lungo termine».

 

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