Il difensore in conferenza a Coverciano: «Questa è un’Italia votata al sacrificio»

«Conte è lo stesso che mi allenava alla Juve, non è cambiato da Vinovo. Le sue maniere sono forti nell’insegnare calcio, dopo tre anni noi bianconeri avevamo un grande bagaglio tecnico e tattico. Questi dieci giorni con lui sono un toccasana per tutti noi, ha trasmesso il suo carisma anche in Nazionale». Intervenuto in conferenza stampa a Coverciano, Leonardo Bonucci, leader della difesa della Juventus, si è espresso sul cambio Conte – Allegri alla guida della Vecchia Signora: «La speranza è che a fine stagione Allegri ci regali le stesse gioie di Conte. Tatticamente non è cambiato molto, nel senso che l’aggressione alla palla si fa anche con Allegri. Certamente, mi fa piacere ricordare il pensiero di chi sosteneva che io in una difesa a quattro non avrei potuto giocare…».

SULLA JUVE – «La nostra difesa – prosegue Bonucci – è forte e non lo dico io: basta guardare i numeri per capirlo. Sicuramente, le indicazioni e gli insegnamenti di Conte, in questo senso, sono stati importanti. Serie A falsata? Credo che questa sia un’espressione un po’ forte. In Champions la Juve ha centrato l’obiettivo di arrivare tra le prime otto. Forse siamo stati un po’ fortunati con il sorteggio, ma il Monaco deve essere affrontato con il massimo rispetto. E poi c’è la Coppa Italia, un altro trofeo che puntiamo a vincere».

L’ITALIA – «Se questa squadra – ha spiegato Bonucci, parlando dell’Italia – ha un limite forse è la poca esperienza a livello europeo; ci sono tanti giovani che magari non hanno avuto molte possibilità di giocare su campi internazionali. Verratti sta dimostrando grandi qualità, però non so se è pronto ad essere il vice Pirlo. Per quanto mi riguarda, il mio ruolo nella difesa a tre mi piace molto. Essere il primo regista mi riempie d’orgoglio, ma anche di responsabilità. Perdere palla in quel punto del campo potrebbe essere una sciagura, ma io lavoro per migliorarmi quotidianamente. Balotelli? Sta vivendo un momento grigio, ma a Euro 2012 è stato tra i più importanti e le porte di questa Nazionale votata al sacrificio sono aperte per tutti».