Viene confermata la diagnosi: «Mai parlato di lesione totale»

E’ rientrato il caso Marchisio: il professore Enrico Castellacci, medico sociale dell’Italia, questa mattina ha fatto chiarezza su quanto accaduto ieri. Il centrocampista si è infortunato da solo nel corso dell’allenamento con la Nazionale e in un primo momento, Marchisio, sembrava aver riportato una lesione subtotale del legamento crociato. Questo almeno era il responso del referto della clinica Fanfani di Firenze. In serata il numero 8 bianconero ha svolto ulteriori controlli presso la clinica Fornaca di Torino e gli esami hanno scongiurato una lesione del legamento crociato e lo stop forzato che sembrava essere di 6-8 mesi, è diventato uno stop di 15 giorni.

IL PRIMO REFERTO – Il dottor Fabio Fanfani, responsabile dell’omologo istituto fiorentino, ha rilasciato alcune dichiarazioni per commentare quanto avvenuto, confermando la propria diagnosi emessa ieri pomeriggio. Queste le dichiarazioni riportate da Il Corriere dello Sport: «Non possiamo altro che ribadire quando asserito ieri e sottoscritto da 4 radiologi di chiara fama, con esperienza trentennale: il giocatore presenta una lesione sub totale del legamento crociato anteriore destro. Mai parlato di lesione totale. Siamo naturalmente felici se Marchisio, secondo successivi approfondimenti clinici, potrà tornare in campo presto. Credo che sia stata gestita male la comunicazione. Lo stringato comunicato serale della Juventus, è fatto da una società, non è un referto medico. La nostra è una fotografia della situazione, noi non abbiamo cartelle cliniche o il pregresso del giocatore. Posso dire che ci sono vari casi di calciatori che convivono con lesioni parziali, continuando la propria attività agonistica. Noi non dipendiamo né dalla Federazione né dalla Juventus, la nostra è un’opinione professionale e libera».