Joaquin: «Montella, corro come Eto'o» - Calcio News 24
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2015

Joaquin: «Montella, corro come Eto’o»

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joaquin azione fiorentina febbraio 2015 ifa

L’esterno a tutta fascia della Fiorentina si racconta

Sembrava sul punto di arrendersi dopo l’esclusione dalla lista Uefa, sembrava che non ci fosse posto per lui, poi è diventato l’uomo chiave della Fiorentina. Parliamo di Joaquin, che ha parlato del suo rilancio all’interno della squadra di Vincenzo Montella: «É stata dura. Non capivo il perché di questa bocciatura. Non mi era mai capitato nella mia lunga carriera di lavorare a parte durante la settimana mentre i compagni provavano gli schemi per la partita. Ho lavorato con ancora più cattiveria e quando è capitata l’occasione giusta l’ho colta al volo. Tornando a essere un uomo felice. Per riprendermi una maglia da titolare ho dovuto trasformarmi in un esterno a tutta fascia. Come Eto’o ai tempi di Mourinho. Non ho mai fatto così tanti chilometri. Ma il tecnico è stato chiaro: se voglio giocare queste sono le condizioni», ha dichiarato ai microfoni de La Gazzetta dello Sport l’esterno viola, che ha paragonato il suo allenatore a Emery per l’attenzione alla tattica, anche se poi Montella lascia i giocatori più liberi di provare il “colpo”.

LA CORSA – Joaquin ha parlato poi di Salah, che non ha solo tanta velocità: «E’ un piccolo fenomeno. É un centometrista con il senso del gol. E’ una forza della natura. Fateci caso: non va mai per terra. Perché oltre alla velocità ha anche tanta forza».  Sarà sicuramente un aiuto per provare a portare a Firenze un titolo: «Nella mia carriera ho vinto due Coppe del Re e quindi mi piacerebbe fare tris conquistando la Coppa Italia. Però non dobbiamo mollare in campionato. Possiamo ancora salire sul podio. Con il Napoli siamo in lotta su tutti i fronti. Mi piacerebbe incontrarli anche a Varsavia in finale di Europa League. Il Napoli è più forte della Roma, della Lazio e anche della Sampdoria». A proposito della sfida contro la squadra blucerchiata: «Eto’o, Muriel ed Eder formano un reparto offensivo micidiale. La Samp ama attaccare e se trova i cinque minuti giusti sono dolori. Ma noi sabato abbiamo bisogno di fare punti».

TALENTI E FUTURO – Joaquin, che ha consigliato Ceballos del Betis, parla poi di talenti, da Gabbiadini a Rossi: «Credo che diventerà un fuoriclasse. Il Napoli ha piazzato un grande colpo. Pepito fa la differenza anche se sta al cinquanta per cento. Speriamo di averlo nello sprint finale. Tra l’altro, è anche un ragazzo d’oro a cui è impossibile non volere bene. Borja Valero? Ha sofferto come gli altri. Però lui è un fuoriclasse. Ed è un leader. Per Borja vale lo stesso discorso che viene fatto per Pirlo: se hai un problema dai la palla a loro e passa la paura. Babacar e Bernardeschi? Hanno qualità e hanno un futuro garantito. Capisco la loro smania. La mia esperienza può essergli di insegnamento. Devono lavorare duro e sfruttare il momento giusto». Infine, sul suo futuro: «Ho 33 anni ma voglio giocare almeno per altri quattro. Questa esperienza in maglia viola mi ha ringiovanito. E voglio vincere qualcosa con la Fiorentina».

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