2015
Obiang: «Mihajlovic se la prende a cuore»
Il centrocampista blucerchiato racconta tutto di sè: dagli inizi a oggi
Dagli inizi, fino ad oggi: il centrocampista Pedro Obiang si è raccontato lungamente nel corso di una intervista concessa per Sportitalia. Il giocatore della Sampdoria ha parlato molto di sè, dei suoi inizi, del suo arrivo in blucerchiato, fino ad arrivare al rapporto con l’attuale allenatore della Sampdoria Sinisa Mihajlovic. Non è mancato ovviamente una menzione d’onore anche per il presidente Massimo Ferrero.
ANNI 90 – Così Obiang: «Non ho grossi ricordi dei miei inizi, avevo circa 12 anni, ho fatto il portiere per un paio di settimane, poi gli allenatori mi misero a centrocampo. Da piccolo ho spesso rifiutato grosse squadre, ma sono fortunato perchè è arrivata la richiesta dell’Atletico Madrid e mio padre accettò perchè non mi voleva al Real. Nel 2008 Marotta e Paratici mi videro e mi convinsero ad andare alla Sampdoria, mi dissero sarei diventato un calciatore importante e mia madre mi diede la spinta a venire. All’inizio a Genova fu dura, c’erano un sacco di cose diverse dalla Spagna, ho iniziato con gli Allievi e sono arrivato in prima squadra». L’idolo di Obiang è Zinedine Zidane, ma parlando di Mihajlovic: «Ci tiene sotto controllo, ma dipende da come lo prendi il mister… In alcuni periodi è serio, in altri molto aperto. Forse un suo difetto è che prende le cose troppo a cuore, ma con lui finora abbiamo ottenuto grossi risultati». La svolta per Obiang in carriera è stato l’esordio contro la Juventus, l’obiettivo ora è rimanere per l’Europa. Su Ferrero: «Chiesi il numero di un ristorante e i compagni mi diedero il suo, ogni tanto messaggiamo».