L’attaccante della Sampdoria, reduce dall’esperienza azzurra, racconta…

L’esordio in Nazionale è andato alla grande, adesso l’attaccante della Sampdoria Eder dovrà tornare a concentrarsi sul campionato: davanti c’è la Fiorentina. Prima di congedersi dalla parentesi azzura, Eder però, intervistato da Il Secolo XIX, ha voluto rendere omaggio alla sua esperienza azzurra, iniziata con le polemiche sugli oriundi e segnata dal suo gol decisivo contro la Bulgaria. 

PARENTESI TONDA – Così Eder: «Mi fa piacere essere giudicato il migliore in campo quando non segno. La polemica sugli oriundi? Nella mia intervista rilasciata al giornale brasiliano non ho mai citato il nome di Mancini. Ne ero sicuro e me la sono fatta anche spedire. E non ho mai dedicato il gol alla Bulgaria a “tutti quelli che non sono contenti degli oriundi in Nazionale”, semmai il contrario». Tanti complimenti a Conte dunque, ma adesso i suoi gol li aspetta anche la Sampdoria conto la Fiorentina, la squadra contro cui Eder ha già segnato all’andate, giusto? «Sì, però ricordo un’intervista fatta pochi giorni prima, legata anche al fatto che non avessi ancora segnato. E avevo detto che giocare per la squadra era il mio primo obiettivo. Lo ripeto adesso». Segnare non è tutto, ma male certo non può fare.